tutto casa e lavoro

La quiete dopo la tempesta


 Mi permetto di citare il poeta di RecanatiIeri al tramonto appena sceso in spiaggiaNotando mare piatto e tronchi arenati.Scomparsa la neve, è riaffiorata la sabbia. Correre tranquillo col cielo arrossatoe l’acqua marina color argentoa godermi il gioiello del creato.Appena un filo di vento. Incontro qualche raduno di gabbianicon tante poveracce gioiosamente si richiamanoil mare rientrato concede a piene maniallontanatisi i pescatori, liberi di fare baccano.Arrivo alla foce del torrente Maranosi fanno dondolare dalle onde due ocheE faccio dietrofront, sono già lontano;Al ritorno altra decina di miglia, non poche. Si accendono  le luci di Gabicce alle mie spalleDi fronte lontano si fa notare il molo ed il suo faroA sinistra dietro le cabine i lampioni e le sue pallein mare il lume delle barche col pescato a me caro.  splendono in successione le stelle in cielo preannunciano per l’indomani il serenoil sole scioglierà finalmente l'ultimo gelo;quest'anno abbiamo fatto il pieno. Il buio notturno tutto  avvolge  lentoI gabbiani chissà dove sono andati a riposare;gli alti cumuli di sabbia  pronti per il ripascimento,fra loro la neve sciolta ha creato un lago  lunare Dopo un’ora rientro pensando alla fortuna di abitare a due passi dal mare che adoroIn tutte le stagioni, col sole e con la luna.Eh si, nelle cose semplici  si nasconde l’oro. Concludo citando un altro poeta, musicista:Battisti ci ha lasciato tante belle canzoni. Dopo lo spettacolo della natura alla mia vistaho pensato: Tu chiamale se vuoi emozioni!