Creato da gossip_2010_2010 il 17/06/2010

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IO BALLO IL TORMENTONE ESTATE 2012!

 

IO BALLO il primo singolo del dj Marco Scaia ufficialmente uscito in vendita online nei webstore e su supporto fisico, non ché il suo primo singolo cantato interamente in italiano.
Nasce dalla collaborazione con il suo manager non ché migliore amico, Fabio Ciciotti. Infatti questo brano può essere ritenuto una dedica a Fabio per tutto il lavoro che ha fatto per il dj, per averlo aiutato e sostenuto nel corso della sua carriera di artista, ripagandolo con quello che caratterizza la vita di Marco Scaia sin dal decimo anno di età, ovvero scrivere e comporre canzoni.

La mattina del 22 Febbraio 2012, Marco mentre si cambiava per andare in sala di registrazione, come suo solito, accedendo al suo profilo twitter trovò un tweet inviatogli da @FabioCiciotti che diceva:
"Amico mio un'altra notte insonne! Non so più cosa fare mi devo sfogare: voglio solo cantare e ballare! Aiutami!".
In cerca di idee per un nuovo brano che rivoluzionasse il suo sound prese spunto dal problema dell'amico per comporre una nuova canzone: dal titolo "Io Ballo". Ballare, cantare, ascoltare musica è un modo per allontanare i problemi.
Il video della canzone ritrae a pieno tutta la storia, della canzone e cerca nel suo piccolo di lanciare un messaggio preciso:
quante persone al mondo si rifugiano nella musica anche per un solo istante per non sentirsi soli, per non annoiarsi, per passione, per il semplice piacere di staccarsi per pochi minuti dalla realtà e cantare, ballare e sognare...Questo è:
Io ballo! Canto e mi rilasso! E tu?
raccontaci la tua opinione su www.twitter.com/ioballo

www.reverbnation.com/djmarcoscaia
www.myspace.com/djessedollar
www.twitter.com/djmarcoscaia
www.facebook.com/marcoscaia
www.thedjlist.com/djs/MARCO_SCAIA/

 
 
 

IO BALLO: SARA' UNO DEI TORMENTONI DELL'ESTATE

 http://itunes.apple.com/it/album/io-ballo-feat.-fabio-ciciotti/id527163128io ballo - dj marcoscaia feat fabio ciciotti

Da oggi si può scaricare il singolo su Itunes. Continuaci a seguire e nei prossimi giorni troverai contenuti speciali e interviste a DJ MARCO SCAIA E A FABIO CICIOTTI.

www.twitter.com/ioballo

 

 
 
 

Dj Marco Scaia ci rilascia un intervista esclusiva:

Foto di gossip_2010_2010

Sono le 16.00 ed uno dei Dj della scena House e si racconta:
Musica allo sbando?

Marco risponde che nella propria nicchia questo non avviene facendo riferimento alle differenti contaminazioni che affluiscono nelle sonorità electro - house. Segnalando nomi come David Guetta, Bob Sinclair... fra i più campionati.

Gli stili musicali di alcuni Dj's, un tempo appartenenti a realtà musicali differenti, ora sono allineati:«...non si è sacerdoti di nessuna religione sonora!».

Se non avesse fatto il Dj avrei voluto fare l'attore. Ripercorrendo la mia vita vi racconta che amo  viaggiare, fare tardi la notte. 
Amo la quotidianità definita «..la vita da casa,  caffé al bar, disco  e l’inserparabbile sigaretta!».

Un aggettivo con cui tu definisci “Scaia”?
Veramente ad alto impatto. Non sono mai riuscito a definire qualcuno con un solo aggettivo… pensa tu se riesco a farlo con me stesso!
Siamo in un momento abbastanza confuso dal punto di vista musicale. Cosa si ascolta adesso per quello che riguarda la house?
Mah, io comincerei con il contraddirti se me lo permetti: non credo che siamo in un periodo così confuso.  Io sono un intrattenitore e mi occupo di musica da ballo; e se mi arrivano nuovi stimoli e li ritengo interessanti, li adotto. Perciò credo che nel futuro più che un nuovo genere, ci saranno dei nuovi sviluppi fonte di queste vicendevoli contaminazioni.
Io so che vivi in un casale in campagna e che frequenti molte persone lontane dalla cosiddetta “club culture”…?
Io sono nato n un paesino di 2000 abitanti. Sono quindi abituato ad avere un contatto quotidiano con la dimensione del “paese”. La mia ”parte aliena” casomai è il nightclubbing! Ma anche prima di fare il deejay, vivo molto di notte: mi piace andare in giro per i locali, viaggiare, Convivono molto armonicamente queste due parti di me e sono contento di avere una parte della mia vita in cui non sono Dj Marco Scaia e parlo delle cose comuni come del Milan, di Valentino Rossi, di come è venuto il vino quest’anno, e l’olio, e le storie classiche di paese. Ma credo che sia caratteristica di molti: non posso immaginare qualcuno che sia immerso nel proprio lavoro 24 ore giorno, 7 giorni su 7, tutto l’anno; se qualcuno lo fa, potrebbe aver bisogno di una cura!
Alla fine di una stagione lavorativa fai una cernita dei dischi che terrai nella tua discoteca personale?
Se avessi una discoteca personale probabilmente li terrei tutti, anzi aprirei un “CDERIA” termine inventato sul momento) dove uno può  sedersi a un tavolo ordinare una birra, e sul tavolo metterei un bel CdJ con cuffie… e capite da voi il seguito!

Background musicale… con cosa te lo sei costruito?
Molto difficile elencare tutto. Ma di sicuro “Walk On The Wild Side” di Lou Reed, poi Led Zeppelin, poi Jimi Hendrix, il mio primo mito in assoluto, che sconvolse il mio modo di vedere la chitarra. Poi Miles Davis “Bitches Brew”, poi Keith Jarreth in un concerto ad Umbria Jazz nel ’74: 4 ore di solo piano che mi portarono veramente in altri mondi, tanto che poi andai a vederlo a Berlino. Poi Grandmaster Flash & Furious Five “The Message” mi aprì le porte verso l’hip-hop, che è stata una delle due grandi rivoluzioni musicali degli ultimi 20 anni; l’altra è stata la house. Ed in ambito house ti direi “No ties me” di Sandy, “Love can turn around” di Farley Jackmaster Funk…ah, poi mi dimenticavo i Kraftwerk. E ascoltavo molto anche le cose iterative, cui mi ispiro molto anche nelle cose che faccio oggi, cioè Steve Reich, Philip Glass, John Cage… che venivano stampati in Italia sulla stessa etichetta che stampava i dischi degli Area, cioè la Cramps. Specialmente nella concettualità del gesto musicale, questa scena aprì le strada a molti generi odierni: innalzò il concetto di ripetitività, di ossessività, di geometria sonora. Ci sono pezzi scritti oggi che, a parte la diversità dei suoni dovuti alla natura delle macchine utilizzate, potrebbero tranquillamente essere stati scritti 30 anni fa da Steve Reich. E poi ho ascolato ed ascolto molto jazz nella mia vita: sono un vero fan di Thelonius Monk, mi piace il jazz italiano e amo moltissimo Enrico Rava, Fresu, Mirabassi.. Ho ascoltato molto gli Area, i Soft Machine e tutta la scena jazz-rock dell’epoca. E peraltro tutta questa musica continuo ad ascoltarla anche adesso! Ma non posso negare che la musica che ascolto molto è quella più attuale, dal pop alla house.
Come nasce la collaborazione con Bar Canale Italia?
Un progetto proposto dal mio amico Andrea Zanardi, tramite Bar Canale Italia e Friends on Stage.
Il progetto Bar Canale Italia è nato circa due anni, da un idea del Direttore Massimo Martire.
Bar Canale Italia è in onda tutte le sere dal lunedi alla domenica dalle 22 alle 24 offrendo ogni giorno un genere musicale diverso. La nostra creazione "Friends on Stage è il motore principale, in onda il mercoledi ed il giovedi in cui sarò ospite anche io con un mio   dj set. Tutte le settimane ospita i Djs italiani e anche di fama internazionale, una sorta di “sfida” a botte di ascolti!

Qualche anticipazione sul DJ set che andrà in onda su Bar Canale italia?
Allora tengo a precisare la data 25 gennaio 2012 , vi dico che come prima canzone ci sarà la presentazione del mio nuovo singolo I Have a Dream di più non posso dirvi.

L’intervista si chiude con un saluto a suo modo:
Ragazzi grazie a tutti e vi aspetto nelle mie serate!
Dj Marco Scaia

 
 
 
 
 

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