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Roseto di Roma - Informazioni Utili

Post n°6 pubblicato il 07 Luglio 2016 da tuttopc2

La storia del roseto di Roma, dove oggi si trovano tantissime specie di questo fiore nelle varietà più rare al mondo, ha inizio  quando venne donata al Comune una collezione. Tuttavia l’allora Regio Commissario di Roma non mostrava particolare sensibilità sull’argomento e fece piantare le rose in una aiuola del Pincio. Questo portò la donna a rivolere indietro il dono ma nel 1932 finalmente nacque un Roseto Comunale a Colle Oppio. Sin dall’anno successivo, inoltre, diede vita al primo “Concorso Internazionale Premio Roma”. Dal 1950, si trova invece in prossimità del Circo Massimo.

Quest’ultimo luogo ha da sempre una grande importanza anche storica: si perchè in loco esisteva il tempio della dea Flora e le feste dei fiori tra aprile e maggio si svolgevano proprio qui in suo onore. Con il tempo divenne un’area incolta e negli anni Cinquanta la Comunità Israelitica, da tempo proprietaria, permise la nascita del roseto ma in cambio volle che vi fosse inserita una stele con le Tavole della Legge di Mosè. Oggi si estende per circa 10000 mq.

Nel settore più grande si trova una interessante collezione di rose antiche e moderne per mostrare l’evoluzione del fiore nel corso dei secoli, mentre il più piccolo è sede del Concorso Internazionale Premio Roma. Durante la kermesse annualmente, vengono premiate le varietà di rose che arrivano da tutto il mondo. Oggi sono praticamente confinanti, ma il visitatore dovrebbe partire dalla zona superiore da via di Valle Murcia, per trovarsi davanti ai propri occhi dei viali lastricati.

Questo permette al roseto di essere suddiviso in vari settori con specie diverse quanto particolari. Dalla parte superiore, poi, si arriva a quella sottostante più piccola ma sempre divisa allo stesso modo e carica di splendidi colori.

 
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Cosa Vedere a Salisburgo

Post n°5 pubblicato il 07 Luglio 2016 da tuttopc2

Salisburgo è una città molto interessante, soprattutto per chi ama trascorrere le proprie giornata all’insegna di lunghe passeggiate, gite in battello, sul calesse o in visita ai monumenti. Qui si ascoltano praticamente ovunque sinfonie dal carattere immortale, mentre si osservano da lontano giardini profumati ed imponenti fortezze.Questo è anche il luogo dove è stato girato il film, vincitore di cinque premi Oscar, “Tutti insieme appassionatamente”, tanto che sono organizzati pure dei tour a tema per ritrovare le location utilizzate per il lungometraggio, tratto da una storia vera.

La trama è legata a Maria, un’orfana allevata in convento che viene mandata a svolgere il lavoro di governante per i sette figli di un vedovo. Con il tempo insegnerà loro a ballare, a cantare e a divertirsi e, piano piano, conquisterà anche il cuore del Capitano George Ritte von Trapp, padre dei bambini.

Ecco cosa vedere se si ha a disposizione una quantità di giorni limitata e se ci si vuole soltanto rilassare e pensare meno alla storia del luogo

Casa natale di Mozart tra storiche sale, sono conservati manoscritti, documenti ufficiali ed effetti personali del piccolo grande genio della musica. Si possono ammirare pure i ritratti originali dedicati ai componenti della sua famiglia e strumenti musicali. Importante è, per esempio, il suo pianoforte a coda.

Fortezza di Hohensalzburg è imponente e non si può fare a meno di notarlo, non appena si giunge a Salisburgo. Sulla collina si arriva, prendendo la strada composta da scale o scivoli o, ancora, la funivia.

Fortezza Hohenwerfer è circondata dalle catene montuose Tennen e Hagen, nella valle Salzach. D’estate è anche teatro di manifestazioni di varia natura, mentre nel pomeriggio non mancano spettacoli teatrali e rappresentazioni particolari.  Nei suoi giardini, inoltre, si può assistere ad eventi legati alla falconerie, i falconieri fanno volteggiare e compiere acrobazie ai loro falchi.

 
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Cosa Vedere a Saremo

Post n°4 pubblicato il 07 Luglio 2016 da tuttopc2

Tutti i sensi vengono sollecitati da una visita in un luogo incantevole in tutte le stagioni come Sanremo. I profumi, soprattutto nel periodo primaverile, sono nell’aria ovunque, per non parlare dei colori accesi che rendono perfetta ogni fotografia e incantano la vista.

Il clima è reso più mite dal mare che però porta una brezza dal nord la quale, superate le colline, diffonde l’odore di limone, delle piante tropicali e dei fiori appena sbocciati. Una immagine suggestiva che, per fortuna, è piuttosto reale, tanto da attirare, ogni anno, centinaia di turisti dall’Italia e dall’estero.

La zona vecchia, quella della Pigna è il punto di partenza perfetto per scoprirla in ogni suo angolo e per comprendere il perchè si sia guadagnata il meritato appellativo di “città dei fiori”. Tale zona così antica porta il curioso nome per via della strana conformazione dell’abitato che ricrea in un contorno di case proprio una pigna fino ad arrivare verso l’alto in un intreccio di stradine e piazze. Da non perdere, se amate gli sfondi suggestivi, tutto il percorso che va da Porta San Sebastiano, fino al santuario della Madonna della Costa.

La Pigna viene restaurata di continuo, dal 500, per questo ancora oggi se ne possono ammirare i portali intarsiati e le mura per un borgo fortificato non privo di fascino. Bellissima la Torre della Ciapella, in piazza Eroi, con muri spessi un metro. A prescindere dalla zona medievale, però, sono i fiori ad averla resa famosa oltre ai confini nazionali.

 
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Di Nuovo o Dinuovo - Come si Scrive

Post n°3 pubblicato il 07 Luglio 2016 da tuttopc2

In questa guida spieghiamo come scrivere nel modo corretto, scegliendo tra Di Nuovo o Dinuovo.

L'univerbazione genera sempre moltissimi dubbi, anche in casi come di nuovo, locuzione avverbiale che non dovrebbe presentare problemi.

La soluzione in questo caso è semplice.

Di nuovo non costituisce una parola unica, non è avvenuto, insomma, quel fenomeno di univerbazione che ha coinvolto parole come tuttora.

La situazione è quindi simile a In quanto, relativamente a cui è possibile vedere questa guida sul sito Linguaegrammatica.com.

Bisogna ricordare che le locuzioni avverbiali sono gruppi di parole che svolgono la stessa funzione dell'avverbio, in questo caso di nuovo ha lo stesso valore di nuovamente.

Si tratta quindi di una soluzione semplice.

 
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Cosa Vedere a Santorini

Post n°2 pubblicato il 07 Luglio 2016 da tuttopc2

Se andate in Grecia, non perdetevi Santorini – Thira per l’antichità. Isola delle Cicladi, a forma di mezzaluna, è un posto magico e denso di simbolismo. Di lei raccontava Platone. Di fronte all’isola, un’ampia baia a forma di mezzaluna, è la perfetta sintesi di quest’isola apparentemente fuori dal mondo. Si chiama Caldera, e ha di fronte un gruppo di isolotti vulcanici Thirassia, Aspronesi, Mikrà Kameni, Palea Kameni e Nea Kameni.

L’isola, dal IV millennio a.C., è stata il lteatro perfetto di un’antica e progradita civiltà scomparsa a seguito del cataclisma. C’è chi dice che si trattasse di Atlantide.

Santorini costituisce l’approdo perfetto per una vacanza romantica e famigliare. Più discreta e magica della più modaiola Paro e della sempreverde – e molto gaia (nonchè milanese) – Mykonos, è il luogo dove passare una settimana tra relax, natura, mare cristallino e infinito di fronte agli occhi spalancati e un po’ di mistero.

Il borgo principale, Thira o Firà, è un pullulare di case e casette bianche e chiesette ortodosse con la caratteristica cupola azzurra che si staglia contro il mare. Stradine piccole, strette e semplici, che portano su e giù per il borgo meraviglioso fino alla sommità dell’isola, Oia. Da qui, è possibile ammirare uno dei più bei tramonti che si possano immaginare.

Il paesaggio è splendido, l’atmosfera magica. Gli altri villaggi dell’isola si chiamano Imerovigli, Firostefani, Pyrgos. Le spiagge sono, naturalmente, da non perdere. Vulcaniche e rosse, per una vacanza che ricorderete. Ma attenzione: leggende greche sconsigliano ai fidanzati di venire a Santorini. A molti è successo di lasciarsi dopo una vacanza.

 
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