altri mondi - misteri

Post N° 29

IL MIRACOLO DELLA NEVENon possediamo veri e propri documenti in cui si descrivono possibili avvistamenti di U.F.O. nel passato, ma solo descrizioni di tipo letterario, poco attendibili non avendo un supporto grafico; tali descrizioni grafiche sono però presenti, seppur non ufficialmente, in diverse tele e dipinti di autori contemporanei all'evento. Una fra queste tele famose…
 

Post N° 28

 

Post N° 27

 

Post N° 26

 

Post N° 25

Il calendario mayaI Maya (seguiti dagli altri popoli antichi dell'America centrale, quali gli Aztechi e i Toltechi) misuravano il tempo mediante tre calendari: accanto al calendario religioso, chiamato Tzolkin, e a quello civile, chiamato Haab, utilizzavano infatti un sistema per il conteggio nel lungo periodo.LO TZOLKINQuesto calendario si limitava a dare un nome a ogni…
 

Post N° 24

Paranormale.Com / Una porta sull'ignoto - Parapsicologia, spiritismo, ufologia, fenomeni paranormali Un pi greco gigante  Se i «cerchi» nel grano che compaiono ogni estate nei campi inglesi li fanno davvero gli alieni, ora sappiamo che conoscono il «pi greco», quel 3,14 che rappresenta il numero più misterioso della matematica e definisce il rapporto tra la…
 

Post N° 23

 

Post N° 20

Le Naiadi erano le ninfe delle fonti (pegee o creniadi), dei fiumi (potameidi), dei ruscelli, dei laghi (limnadi), delle acque stagnanti (sempre limnadi), delle cascate. Avevano poteri guaritori e profetici. Seguivano il corteo di Bacco accanto ai satiri e questi ultimi spesso le rincorrevano nei boschi per giacere con loro. Gentili ma schive si nascondevano…
 

Post N° 19

In un angolo austero, i giocatorimuovono i pezzi lenti. La scacchierafino all'alba li tiene nella lizzasevera in cui si odian due colori.In essa i loro magici rigoriirradiano le forme: l'omerica torre,l'agile cavallo, l'armata regina, il re tardo,l'alfiere obliquo e pedine aggressive.Anche se i giocatori se ne andranno,anche se il tempo li avrà consumati,certo è che…
 

Post N° 14

E’ buio. Molto buio. Tutto attorno a me. Mi avvolge nel silenzio. Niente rumori, ne’ odori, ne’ sapori. Dietro di me un muro. Sotto i miei piedi un pavimento. Passo una mano lungo il mio corpo. Indosso un vestito, il mio preferito. Lo so. Poi lo scorgo: un tenue rettangolo fosforescente davanti a me in…