Rimini si racconta

Francesco Sberlati, uno storico della Letteratura


Francesco Sberlati, nato a Rimini 42 anni fa, è uno studioso di Letteratura italiana. Insegna all'ateneo di Bologna, ha avuto numerose esperienze didattiche negli Usa, nel solco di una tradizione di scambi culturali avviati mezzo secolo fa da Ezio Raimondi.Di recente ha pubblicato un saggio intitolato "La ragione barocca. Politica e letteratura nell'Italia del Seicento" (ed. Bruno Mondadori).E' un libro molto importante. S'inserisce nel filone degli studi innovativi sul Barocco aperti dallo stesso Raimondi e continuati a Bologna da Andrea Battistini.Battistini nel 2000 al Barocco ha dedicato un volume in cui ne esamina "cultura, miti ed immagini".Battistini definisce il Barocco "una civiltà densa di futuro".Sberlati sviluppa questo tema con un'analisi che racconta ma che non vuole condensare in formule definitive.Proprio nel capitolo intitolato alla "civiltà" del Seicento, Sberlati termina il discorso in modo "aperto" parlando dell'"insoluto mistero del Barocco".Sberlati dimostra tutta la sua capacità critica lungo i vari capitoli, portando il lettore a decifrare in modo originale e convincente autori e questioni ad essi legate.Sberlati segue proprio la "linea" di Raimondi che definì il Barocco come "anche segno di razionalismo" (1995, "Il colore eloquente").E sembra proprio che da Raimondi sia mutuato il senso del titolo, "La ragione barocca", per indicare le novità del suo approccio di studioso della nostra letteratura.Quella "Ragione" che si vuole far nascere soltanto nel 1700, Sberlati la ricerca nel Barocco come segno di un futuro che sta sorgendo, dando così uno scossone alle idee convenzionali su quel secolo di cui racconta anche i fatti più ricchi di conseguenze per tutta la società europea.