Creato da stellinacadente_81 il 16/08/2013
 

Dancing In The Dark

Ci sono segreti o bugie detti a fin di bene che possono avere conseguenze devastanti anche nella vita di chi non è direttamente interessato alla verità. Tutti mentiamo o custodiamo segreti per salvaguardare rapporti o per tutelare noi stessi. Purtroppo, però, ci sono verità taciute che sbucano fuori quando meno te l’aspetti e cambiano il corso delle cose

 

 

Per dirti Ciao

Post n°93 pubblicato il 10 Novembre 2014 da stellinacadente_81

Non so nemmeno  se sono più capace  a scrivere un post, mi chiedevo da tanto quando sarebbe successo ma è bastato aprire la mail e guardare l orologio per ricordare cosa significasse questo ennesimo giorno piovoso...

Oggi sarebbe stato il tuo compleanno e probabilmente mi avresti chiesto uno di quei regali per cui ti saresti preso un secco NO! Ma se non ci avessi almeno provato non saresti stato tu.

Ho cercato di tenere lontano il tuo ricordo per occuparmi d'altro ma oggi mi rendo conto che con quello stesso ricordo ho solo un conto in sospeso, una promessa non mantenuta e un sacco di domande a cui non troverò risposta...

Vorrei poterti augurare qualcosa di bello ma non credo esista qualcosa di bello nella medesima situazione....e non pensare che lo avevo promesso, che te l'avevi giurato...non ce la faccio, è un dato di fatto...ovunque sei manchi...

BUON COMPLEANNO

 
 
 

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Post n°92 pubblicato il 11 Luglio 2014 da stellinacadente_81

Tanto come ci si muove si finisce per sbagliare...eviti di dire una parola di più per non far cadere il castello incerto che il tuo vicino si è costruito su certezze altalenanti quando poi è proprio il tuo vicino a radere al suolo le fondamenta che ti eri appena costruito.

Mi rimproverò sempre di avere a disposizione quei trattamenti per cui: Faccio male a me stessa evitandone di fargli altri. Ma gli altri non consapevoli mi portano all'esasperazione, basta una sola parola di troppo che il mio precludere agli altri dolori scoppia in un incontenibile rinfacciare cosa sopporto io anche per essi.

Dire che si vuole bene a qualcuno è troppo facile se poi gli atteggiamenti e le azioni portano a pensare al contrario, se ogni volta si torna sugli stessi argomenti triti e ritriti, e anche quando facendolo, me ne prendo sempre io tutte le responsabilità non sembra abbastanza...

Cosa c'è che ancora devo sentirmi dire prima di mettere una fottuta pietra sopra a questa situazione del cavolo? Per cosa ancora devo sentirmi colpevole o devo ancora sentirmi rinfacciata per aver scelto di non far male ad altri? Tanto anche quando spiego le cose, e penso di spiegarle in un italiano comprensibile, c'è sempre qualcosa che non va bene, come se non mi fossi presa tutto il pacco ma solo una parte. Io prendo quello che può arrivare a schiacciarmi, perché ad annullarmi ci hai già pensato tu...

 
 
 

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Post n°91 pubblicato il 30 Giugno 2014 da stellinacadente_81

 

La morte è morte, non importa che sia prevista o improvvisa, è sempre la stessa cosa, qualcuno se ne va ed altri restano. C’è chi resta e si porta dietro la perdita, chi la supera, chi continua a sperare, forse nel rivderrsi prima o poi o semplicemente spera che tutto  sia solo un brutto sogno.

 

Avevo un amico, un amico di penna, un amico a cui ho confidato le cose che a nessuno forse ho mai detto, un amico speciale, improvvisato in un pomeriggio come un altro, diventato una parte del cuore che ancora sento pulsare, quel qualcuno che ha reso le mie giornate così leggere e spensierate che nemmeno mi sono accorta il tempo passasse, chiusa la “penna” bisognava aspettare il giorno dopo ma ogni giorno valeva la pena di essere imbrattato di inchiostro per comunicare.

 

Quell’amico ora non so cosa sia, non so dove sia, non so se mi spia e sorride quando sbadatamente inciampo e mi rialzo, quando faccio una gaffe e mi azzittisco. Solo oggi passeggiando mi sono ricordata come fossero le giornate con lui, come anche i problemi più seri in quei momenti venivano messi da parte e ripresi con serenità qualche ora più tardi. Forse è in qualche officina ad elaborare il tagliaerba di qualche ignaro cliente o forse è vicino alle persone che ama e a cui vuole donare pace.

 

Io so solo che da quel giorno non ne ho più parlato con nessuno, appreso di quello che è successo ho fatto come se non lo avessi mai conosciuto, come se non fossi al corrente di cosa sia successo…invece ci penso tutti i giorni, apro la penna e penso di scrivergli, ma non lo trovo. Non vorrei chiedergli nulla, vorrei solo sentirlo vicino come spesso mi è stato, nonostante i chilometri che ci dividevano, scrivergli che nonostante i casini io ci sto provando…che spero di poter mantenere l’unica cosa che mi ha chiesto in questa singolare amicizia di momenti incisi nella memoria, vorrei raccontargli questi ultimi periodi e sapere cosa ne pensa, vorrei non mi mancasse così tanto e invece devo solo aspettare il tempo dell’accettazione, nient’altro.

 

 
 
 

Dopo 17 anni...

Post n°90 pubblicato il 26 Giugno 2014 da stellinacadente_81

Sono passati ormai 17 anni da quando la nostra amicizia ha peso il volo, ora siamo cresciute, siamo mature (si fa perdire) ma nonostante i casini vari, gli impegni, i problemi dopo ieri sera so che per nessuna delle tre è cambiato nulla, una ha un problema le altre tornano alla carica. Credo che tutti debbano avere delle amiche come voi perchè senza di voi mi sentirei un pò persa.

Ho accettato l'invito per non rischiare di trovarvi sotto casa ad aspettarmi, ci siamo riveste li dove tutto è inziato, in quell'angolo di città che è cambiato molto, ma i nostri riferimenti sono sempre li, ad aspettarci. Ci dirigiamo verso la panchina davanti al mare dove una volta sognavamo la nostra vita in modo molto diverso da come in realtà è oggi, fortunatamente è libera, sembra sia rimasta li ad aspettarci nonostante tutto il resto sia cambiato. Rivedo visi famigliari, ragazzetti che ai tempi erano solo bimbi nei passeggini e sorrido pensando che loro sono i nuovi noi.

Sedute sulla panchina, con aria da interrogatorio mi guardate come una che deve confessare chissà quale crimine...mi siedo sugli scalini che portano sulla scogliera sopra a quella scritta che il tempo sembra non abbia mai voluto cancellare - tante volte sono passata di li e mi ci è sempre caduto l'occhio- mi siedo li e fisso il vuoto, inizio a raccontare il tutto, per un attimo sorrido, l'attimo dopo scopro quando in realtà avrei voglia di piangere, mi fermo, vi do le spalle e continuo a raccontare. Svuoto il sacco, come amate dire voi due, e una volta finito resto in silenzio. Quando mi giro vi trovo li quasi incredule, cioè incredule per poco perchè poi Martina fa presto a dire la sua..la sua cazzata! Per un pò c'è silenzio, quei silenzi pieni di pensieri, i miei i vostri, ora so che questo casino ve lo porterete in spalla anche voi, dovrebbe farmi sentire più leggera ma non è così, mi appesantisce solo di più sapere che voi starete in pensiero. 

Birrà gelata come l'aria di questo giugno irriconoscibile e passeggiata sul mare, ci lasciamo li dove era solito farlo tutte le sere, Marty va verso casa mentre Kiki fa con me ancora un pezzo di strada...

Mi chiede se possa dirmi chiaramente cosa pensa e se nel caso anche non lo accettassi potessi ascoltare il suo consiglio...

Ci sono passata anche io tempo fa, non ve l'ho detto perchè avevo paura di essere giudicata, sapevo che non dovevo aver paura di nulla, ma alla fine ho scelto da sola e stasera mi pento perchè so che non sarei mai stata sola. Quanti anni sono che ci conosciamo? Quasi 20? Pensi che non lo avremmo capito? Sei sempre stata una che diceva poco, nascondeva lo star male per far star bene noi ma pensi che non te lo leggiamo in faccia? Decidi sempre tu, se ci racconti qualcosa non lo fai mai del tutto, ti isoli per non far star male noi ma noi che non siamo sceme lo capiamo benissimo che ci nascondi altro. Non è giusto che metti sempre la vita, la felicità e le preoccupazioni degli altri davanti alle tue, impara un pò di sano egoismo anche se lo fai con chi consideri importante. Ci pensi alle conseguenze? Ci pensi che in una scelta o nell'altra comunque ormai la cazzata la farai? O ci pensi sempre dopo? Io te lo dico per me puoi continuare a tenerti tutto dentro ma è come trattenere il respiro sott'acqua quanto pensi di resistere senza poi scoppiare? Obbiettivamente Vale quante persone hai perdonato perchè non uscissero dalla tua vita? E' il caso di chiudere e di vivere la tua nuova vita, scegliendo anche la cosa che ora ti sembra più assurda, perchè tutto questo ti cambierà, non sarà più uguale a prima per certi versi sarai migliore, la migliore che abbia mai conosciuto.

Mi accendo una sigaretta, per un attimo ha smosso tutto quello che di fermo e sicuro c'era dentro di me, sa che ci sto pensando, la vedo sorridere come se mi avesse convinta, ma la mia scelta include troppe cose, non solo me e non posso prendere una decisione stasera.

Il fatto è che tu sei fragile, non lo vuoi dare a vedere, costruisci muri intorno a te, fai finta che le cose che dicono o fanno non ti toccano minimamente ma poi crolli, e quando lo fai non chiedi mai aiuto, altro muro e resti imprigionata li. Smettila di giustificare il comportamento di chi si comporta come un idiota, non dare significati tuoi a chi ti sta facendo capire che di te non gli importa nulla, se non c'è è perchè sta bene altrove e tu un giorno volente o no dovrai dirgli tutta la verità, sino a quel momento non starci nemmeno a pensare.

Saliamo sull'ultimo autobus prima di dover attraversare la città a piedi, è pieno di gente e mi sento infastidita da tutto quel brusio, che forse non è degli altri, ma quello che si è scatenato nella mia testa. Torniamo a parlare di cose leggere, ma nel mente proietto quelle frasi nel mio domani, pensiamo che serate così dovrebbero esserci più spesso e mentre Kiki scende qualche fermata prima della mia, restiamo che ci sentiamo per la prossima settimana.

Se puoi non fare tutto da sola, chiamami...le sue ultime parole.

Metto le cuffie alle orecchie, continuo le mie fermate e mi dirigo verso casa...o almeno quella che per ora mi viene da definire tale, avvolta dai pensieri, dalla musica, dalla voglia di essere dall'altra parte del mondo e pensare che questa storia sia solo un brutto sogno.

 
 
 

un pò di me

Post n°89 pubblicato il 25 Giugno 2014 da stellinacadente_81

"Lei era come la matematica. Complicata. Frutto di pregiudizi. Odiata. Detestata. Veniva capita da pochi e amata raramente. Ma da piccola non era così, era un semplice ‘1+1’ ma nel corso degli anni l’ignoranza l’aveva cambiata. L’aveva fatta diventare un’equazione lunghissima, e se prima bastava un piccolo sforzo per volerle bene ora non più. Bisognava passare ore e ore a parlarle, a leggerla per riuscire solamente a scorcere una piccola parte di com’era fatta veramente. E i pochi fortunati che riuscivano a capirla non avevano il tempo di godersela che lei cambiava e diventava ancora più difficile, più fredda. Ecco, lei era come la matematica."

 
 
 
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