«L’impegno del governo per una legge sulle coppie di fatto entro il gennaio 2007 è una novità importante e che verrà rispettata». Lo dichiara il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini.«Personalmente - spiega il ministro in una nota - ritenevo saggio prevedere già nella Finanziaria una norma certa in materia di successioni, ma ora siamo davanti a un traguardo anche più significativo, la scelta di presentare in tempi brevi un disegno di legge complessivo sulle unioni civili. A questo punto è mia intenzione - sottolinea la Pollastrini - completare nei prossimi giorni il lavoro avviato dal ministero dei diritti e delle pari opportunità così da sottoporre una prima bozza della legge al ministero della famiglia, al governo e alla maggioranza, alle associazioni interessate. Sarà quella una fase preziosa per la raccolta di suggerimenti e consigli utili a una definizione conclusiva del testo di legge. Finalmente anche l’Italia può colmare un vuoto normativo che limita diritti e prerogative di alcuni milioni di cittadini. Questa del resto - conclude il ministro - è la via maestra che il governo dell’Unione ha davanti a sè: rilanciare l’economia e la crescita, come la Finanziaria intende fare, e contemporaneamente realizzare un piano di riforme democratiche e civili nell’interesse di tutti».
LA NUOVA LEGGE
«L’impegno del governo per una legge sulle coppie di fatto entro il gennaio 2007 è una novità importante e che verrà rispettata». Lo dichiara il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini.«Personalmente - spiega il ministro in una nota - ritenevo saggio prevedere già nella Finanziaria una norma certa in materia di successioni, ma ora siamo davanti a un traguardo anche più significativo, la scelta di presentare in tempi brevi un disegno di legge complessivo sulle unioni civili. A questo punto è mia intenzione - sottolinea la Pollastrini - completare nei prossimi giorni il lavoro avviato dal ministero dei diritti e delle pari opportunità così da sottoporre una prima bozza della legge al ministero della famiglia, al governo e alla maggioranza, alle associazioni interessate. Sarà quella una fase preziosa per la raccolta di suggerimenti e consigli utili a una definizione conclusiva del testo di legge. Finalmente anche l’Italia può colmare un vuoto normativo che limita diritti e prerogative di alcuni milioni di cittadini. Questa del resto - conclude il ministro - è la via maestra che il governo dell’Unione ha davanti a sè: rilanciare l’economia e la crescita, come la Finanziaria intende fare, e contemporaneamente realizzare un piano di riforme democratiche e civili nell’interesse di tutti».