UCCIDETE ALICE

Indifferenza riminese


Mussolini non amava Rimini. Nessuno è mai riuscito a spiegare questa idiosincrasia nei confronti di questa città, forse derivava dal fatto che i riminesi sono geneticamente anarchici (a Rimini ci fu una delle più importanti presenze anarchiche...) Sta di fatto che montagne di soldi arrivarono a Forlì per opere pubblche ( nel suo territorio di nascita ), a Cattolica e Riccione ( dove trascorreva le vacanze )ma non a Rimini. I Riminesi sono di cervello duro, e dopo un po' che appartengono a qualcosa - ammesso che succeda - si stufano...perchè sono capaci di applicarsi a tempo determinato alle cose. D'estate lavorano come somari, ma sono anche capaci di ozio totale e totale indifferenza, se del caso...E' rimasto famoso questo racconto. Un giorno il Duce fa visita a Rimini. Per tutti i fascisti è un'occasione unica per mettersi in mostra. Ma è una meravigliosa primavera, con l'acqua del mare già calda nelle pozze. Un noto fascista se la gode al porto coi piedi a mollo. Lo avvertono che l'arrivo del duce è imminente. La risposta, telegrafica: - Dì m' e Duce che vaga in te casein...- cioè dite al duce che vada nel casino. Delizioso ozio...O forse era arrivata alle orecchie di Mussolini il fatto che i riminesi, visto che lui in vacanza vestiva eleganti completi bianchi, l'avevano chiamato "il gelataio", col solito sarcasmo.