udc lugo

RESOCONTO META' MANDATO


Il bilancio dell'Unione dei Comuni conferma che abbiamo risparmiato, contemporaneamente cerchiamo di mantenere i servizi e, se possibile migliorarli. L'Unione di Centro si è sempre dichiarata contraria all'Unione e quindi non appare scontato il giudizio positivo sul risparmio ottenutoCon l'Unione si rincorre un'efficienza per troppo tempo ignorata, si sono ottimizzate le risorse e si cerca, con il preziosissimo supporto dei dipendenti comunali e unionali, di evitare duplicazioni, sovrapposizioni, paludi burocratiche che assorbirebbero le scarse risorse disponibili e si tramuterebbero in ostacolo al cittadino e al proprio desiderio di costruire un futuro per sé e per la propria comunità.Per anni le imprese sono scappate dal nostro territorio dove non trovavano condizioni favorevoli per il proprio sviluppo e le risorse eravno destinate a fare di Lugo il museo di sé stessa.Ci auguriamo che l'Unione possa diventare una reale opportunità di progresso e faccia tornare interessante investire su Lugo.I costi per la qualificazione del personale, i carichi di lavoro sempre più importanti, le deleghe sempre più in capo agli enti locali a causa del ritiro dello stato centrale non disegnano un panorama sereno nell'immediato futuro.Una volta di più occorre la collaborazione di tutti perchè la necessità si trasformi in virtù: non si tratta di miracoli o di fatalità ma di un percorso che coinvolga la politica, l'associazionismo, i sindacati, e la società civile.La politica e l'amministrazione del bene pubblico deve essere a servizio del bene di ogni singolo cittadino, a partire da chi è più debole.Se ci troviamo ad affrontare una situazione così difficile lo si deve al fatto che, in questi anni, ha avuto la meglio chi non ha fatto il proprio dovere. Viceversa l'Italia, e il nostro territorio in particolare, è pieno di persone che fanno il loro dovere e, non di rado, fanno anche più del loro dovere. E' su queste ultime due categorie che dobbiamo concentrare i nostri sforzi perchè ogni giorno vi sono padri e madri che non cessano di affrontare sacrifici per i propri figli, vi sono imprenditori che non si arrendono e ogni giorno aprono i battenti della propria azienda.Migliorare i servizi con minori risorse a disposizione appare una ipotesi del tutto pretenziosa. Stiamo raccogliendo quello che in tutti questi anni è stato seminato.Il debito pubblico è stato gonfiato da investimenti e spese tante volte senza una reale ricaduta benefica sui cittadini: milioni riversati come l'acqua del mare in una buca nella sabbia. Ed ancora oggi il governo richiede sacrifici ai cittadini senza che questi abbiano garanzie sul buon fine delle risorse. L'Unione è ancora più lontana dal cittadino, è un organismo intermedio che può giocare sugli equivoci, ancora per un po' senza obblighi derivanti dal patto di stabilità.Non abbiamo bisogno di indignati ma di un reale coinvolgimento di tutti a partire da chi ci amministra: abbiamo bisogno di amministratori che non si limitino a difendere rendite che si tramuteranno fatalmente in danno per la nostra città: la rendita deve essere investita e diventare volàno per la crescita, per lo sviluppo, per un benessere condiviso.Sono passati i tempi del partito autoreferenziale, del sindaco padrone, del “palazzo” autoritario. Siamo al governo allargato dove ognuno è chiamato alla responsabilità e a scegliere per il bene comune. Giovanni Minguzzicapogruppo Unione di Centro comune di LugoLugo 13 ottobre 2011