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QUALCUNO PENSA CHE SIA ORA DI AERARE IL LOCALE..


Cambia l’aria a Lugo. L’amministrazione del settantuno percento, se nella grande frazione si permette di mantenere in bella vista i volti dei candidati alle comunali e alle europee sui propri tazebao, nonostante una buona presenza di spazi elettorali, nel capoluogo è costretta a rincorrere ogni singolo cittadino per rassicurarlo sulla fuga di notizie riguardante le lapidi del nuovo cimitero che alcuni credono non potranno portare simboli religiosi. Finchè era un singolo quotidiano locale ad indagare poteva essere sufficiente una circolare a chi di dovere per acquietare gli animi. Ora che il caso è nazionale occorrerà una maggiore dose di sonniferi per fare tornare il sonno ai benpensanti.  Mai esponenti della maggioranza sono stati più assidui alle funzioni religiose come in  questo periodo. Ma non è una questione di voto cattolico. Si tratta di un problema di libertà che dice della nostra civiltà. C’è una pretesa di fondo da parte di chi ci ha amministrato: di avere una risposta esaustiva ad ogni nostra necessità.Che il lavoro dell’Unione di Centro in questi anni, con l’opposizione tutta, a svolgere il ruolo di controllo, critica, richiamo, proposta stia dando buoni frutti ce lo dicono le persone incontrate in queste ultime settimane. In questi giorni anche gli inquilini del maniero si stanno rendendo conto che l’aria và cambiando: il montante nervosismo del sindaco che minaccia querele a chi legge alla lettera le sue delibere, la futura squadra di governo da annunciare solo a gioco fermo, la frenesia di visibilità. Un tutti contro tutti che ha più l’aria di un “si salvi chi può”.E se aprissimo le finestre e facessimo aerare il locale? Potremmo respirare di più tutti. Lugo non è da inventare o da ridisegnare: sarebbe sufficiente guardarla, amarla e accompagnarla. Giovanni Minguzzisegretario UdC comune di Lugo1 giugno 2009