E' aderente e sostiene bene come la mutanda tradizionale. In più però è glamour come il «calzoncino» intimo negli Anni '90Il dilemma slip o boxer si sa è superato. Ora imperversa il boxer-brief, alla lettera il boxer-mutanda, aderente come uno slip, ma glamour come fu alla nascita l'ormai vecchio «calzoncino» intimo. Dunque un mix che prende il meglio dai due capi. Al punto che la rivista online Slate si è lanciata in una vera e propria lode al boxer-brief. «Prima lo accetti, più felice sarai» scrive l'articolista con uno slogan che lungi dall'essere una trovata pubblicitaria è la sintesi della sua conversione dallo slip al boxer-largo fino ad approdare al «paradisiaco» boxer-ristretto (in effetti è leggermente più corto di quello tradizionale). DALLO SLIP AL BOXER ADERENTE - Una vita scandita dal passaggio da un tipo di mutanda all'altro. Passaggi epocali. «Negli anni '80 ero un influenzabile teen ager - racconta Seth Stevenson - fino ad allora alla questione non avevo dedicato alcuna attenzione finché un giorno vidi un episodio di Moonlighting dove Bruce Willis indossava un paio di boxer tutto tempestato di cuori. Risultavano buffi, insoliti». E ne fu conquistato: «Non avevo mai visto mio padre con quel tipo di mutande, quindi risultavano moderne per definizione... Poco tempo dopo, nei primi anni '90 ogni adolescente che conoscevo li indossava».MUTANDEIN MOSTRA - Chissà cos'ha provocato questo passaggio di massa ai boxer, si chiede l'autore. Certamente non Bruce Willis, o almeno non soltanto lui: le icone mediatiche - attori, modelli - hanno sicuramente un grosso peso nel determinare cosa è trendy in fatto di intimo, visto che, sostiene lui, non possiamo vedere cosa indossano vicini o colleghi sotto i vestiti. In realtà qui Stevenson trascura che la mutanda tende sempre più a sbucare fuori da gonne e pantaloni e a diventare un capo di moda come gli altri, esibito alla stregua di una bella camicia o di una cintura sfiziosa. Un capo sdoganato, che cerca il suo spazio fuori dalla camera da letto o dagli spogliatoi della palestra. E che ha quindi perso in parte la carica provocatoria che aveva al tempo dell'allora sindaco di Milano, Gabriele Albertini, quando nel '98 ha sfilato con un accollato slip in cachemire firmato Valentino sulle passerelle di Milano. Qualche anno dopo, nel 2002, Gianni Morandi è andato oltre quando è rimasto in «boxer briefs» nello show del sabato sera «Uno di noi» e poi l'anno scorso nel programma condotto da Victoria Cabello su Mtv. E ormai non si fa più nemmeno caso ai calciatori che, per festeggiare la vittoria, restano volentieri in campo in mutande: da Cassano a Flachi fino a Lucarelli, i casi non si contano. Perfino Homer Simpson, uno dei protagonisti - il capofamiglia - della celebre serie di cartoon Usa, nel brevissimo teaser del nuovo film (in arrivo tra un anno nei cinema americani) si presenta seduto sul suo divano in slip bianchi.L'ELOGIO DEL NUOVO BOXER - Per tutti gli amanti del genere, anzi semplicemente per tutti, Slate traccia l'elogio dei «boxer briefs». L'articolista confessa che ha cominciato ad apprezzarli di recente grazie a un amico lungimirante. «Non che prima non li conoscessi ma li consideravo un capo da Europei (? ndr) o da gay. Ora capisco che ho buttato via un sacco di anni di comfort per le mie parti intime» dice. Quali dunque le prodigiose virtù dei «boxer briefs»? Garantiscono un ottimo sostegno, assicura Stevenson: a differenza dei boxer tradizionali infatti «reggono» bene anche quando si pratica sport. Sono stabili: non si muovono, non si stropicciano, non si piegano e non si arrotolano sotto i vestiti. Sono contenitivi: con i vecchi boxer a palloncino, per evitare la fuoriscita dell'«argomento» principale, qualcuno piazzava dei bottoncini. Ma che scomodità per andare in bagno! Infine hanno un vantaggio estetico: creano una sorta di effetto «push up» che esalta la virilità. Ma che ne pensano le fanciulle che avevano preferito il boxer allo slip perché più discreto?Fonte: Corriere.it
Elogio del boxer fatto a slip. Tutto meritato?
E' aderente e sostiene bene come la mutanda tradizionale. In più però è glamour come il «calzoncino» intimo negli Anni '90Il dilemma slip o boxer si sa è superato. Ora imperversa il boxer-brief, alla lettera il boxer-mutanda, aderente come uno slip, ma glamour come fu alla nascita l'ormai vecchio «calzoncino» intimo. Dunque un mix che prende il meglio dai due capi. Al punto che la rivista online Slate si è lanciata in una vera e propria lode al boxer-brief. «Prima lo accetti, più felice sarai» scrive l'articolista con uno slogan che lungi dall'essere una trovata pubblicitaria è la sintesi della sua conversione dallo slip al boxer-largo fino ad approdare al «paradisiaco» boxer-ristretto (in effetti è leggermente più corto di quello tradizionale). DALLO SLIP AL BOXER ADERENTE - Una vita scandita dal passaggio da un tipo di mutanda all'altro. Passaggi epocali. «Negli anni '80 ero un influenzabile teen ager - racconta Seth Stevenson - fino ad allora alla questione non avevo dedicato alcuna attenzione finché un giorno vidi un episodio di Moonlighting dove Bruce Willis indossava un paio di boxer tutto tempestato di cuori. Risultavano buffi, insoliti». E ne fu conquistato: «Non avevo mai visto mio padre con quel tipo di mutande, quindi risultavano moderne per definizione... Poco tempo dopo, nei primi anni '90 ogni adolescente che conoscevo li indossava».MUTANDEIN MOSTRA - Chissà cos'ha provocato questo passaggio di massa ai boxer, si chiede l'autore. Certamente non Bruce Willis, o almeno non soltanto lui: le icone mediatiche - attori, modelli - hanno sicuramente un grosso peso nel determinare cosa è trendy in fatto di intimo, visto che, sostiene lui, non possiamo vedere cosa indossano vicini o colleghi sotto i vestiti. In realtà qui Stevenson trascura che la mutanda tende sempre più a sbucare fuori da gonne e pantaloni e a diventare un capo di moda come gli altri, esibito alla stregua di una bella camicia o di una cintura sfiziosa. Un capo sdoganato, che cerca il suo spazio fuori dalla camera da letto o dagli spogliatoi della palestra. E che ha quindi perso in parte la carica provocatoria che aveva al tempo dell'allora sindaco di Milano, Gabriele Albertini, quando nel '98 ha sfilato con un accollato slip in cachemire firmato Valentino sulle passerelle di Milano. Qualche anno dopo, nel 2002, Gianni Morandi è andato oltre quando è rimasto in «boxer briefs» nello show del sabato sera «Uno di noi» e poi l'anno scorso nel programma condotto da Victoria Cabello su Mtv. E ormai non si fa più nemmeno caso ai calciatori che, per festeggiare la vittoria, restano volentieri in campo in mutande: da Cassano a Flachi fino a Lucarelli, i casi non si contano. Perfino Homer Simpson, uno dei protagonisti - il capofamiglia - della celebre serie di cartoon Usa, nel brevissimo teaser del nuovo film (in arrivo tra un anno nei cinema americani) si presenta seduto sul suo divano in slip bianchi.L'ELOGIO DEL NUOVO BOXER - Per tutti gli amanti del genere, anzi semplicemente per tutti, Slate traccia l'elogio dei «boxer briefs». L'articolista confessa che ha cominciato ad apprezzarli di recente grazie a un amico lungimirante. «Non che prima non li conoscessi ma li consideravo un capo da Europei (? ndr) o da gay. Ora capisco che ho buttato via un sacco di anni di comfort per le mie parti intime» dice. Quali dunque le prodigiose virtù dei «boxer briefs»? Garantiscono un ottimo sostegno, assicura Stevenson: a differenza dei boxer tradizionali infatti «reggono» bene anche quando si pratica sport. Sono stabili: non si muovono, non si stropicciano, non si piegano e non si arrotolano sotto i vestiti. Sono contenitivi: con i vecchi boxer a palloncino, per evitare la fuoriscita dell'«argomento» principale, qualcuno piazzava dei bottoncini. Ma che scomodità per andare in bagno! Infine hanno un vantaggio estetico: creano una sorta di effetto «push up» che esalta la virilità. Ma che ne pensano le fanciulle che avevano preferito il boxer allo slip perché più discreto?Fonte: Corriere.it