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Non restituisce i porno gadget: condannata


I due si erano lasciati in modo burrascoso. Lui, 42 anni, si è rivolto ai carabinieri. Lei, 36 anni, ha scelto di patteggiare PORDENONE - Una donna di 41 anni è stata condannata a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) per una singolare accusa di appropriazione indebita: non aveva restituito all'ex i gadget erotici ripetutamente richiesti e che erano serviti alla coppia per rendere più piacevoli i loro incontri.I due si erano lasciati in modo burrascoso e quindi ogni pretesto è stato buono per rendersi reciprocamente la vita dura, anche quello di richiedere manette ed altri oggetti di sesso estremo che erano stati acquistati in un porno-shop. L'uomo nel vedere ripetutamente respinte le proprie pretese si era quindi rivolto ai carabinieri presentando denuncia. Ha così ottenuto i propri sexy-gadget, ma ha fatto anche scattare il procedimento penale nei confronti della sua ex.Il processo ha avuto ovviamente un sapore boccaccesco: da una parte lei, una commerciante che abita a Pordenone, figlia di una coppia di professionisti; dall'altra lui, 42 anni, rampollo di una dinastia di ristoratori. I due occupavano l'appartamento di lei, ma la sera dormivano a casa dei genitori. Poi l'amore si è spezzato con la richiesta da parte dell'uomo di riavere i suoi oggetti del divertimento «un autentico campionario di gadget pornografici - ha detto un carabiniere al processo - che avrebbero riempito alcuni scaffali di un porno-shop». L'avvocato difensore della donna, per evitare che i retroscena a luci rosse potessero diventare di dominio pubblico, ha scelto la strada che gli è apparsa più consona: patteggiare la pena a quattro mesi.Fonte: Corriere.it