Il primo libro di barzellette dedicate al governo dell'Unione. Nel mirino anche D'Alema, Visco, Fassino e il comunismo
Il Cavaliere ci ha campato un'intera legislatura, elevando la
barzelletta - attiva (cioè raccontata) e passiva (ossia subita) - a forma di comunicazione politica. Stavolta l'umorismo trafigge l'altro bersaglio, diventato nel frattempo il nuovo inquilino di Palazzo Chigi.
Basta affidarsi a «Mortadella Show» (edito da Aliberti, prezzo 9,90),
un compendio di battute, storielle e freddure su Prodi e il governo
unionista.Il libro, firmato da Mario Precario che ligio alla par condicio aveva
già pubblicato a marzo un'analogo «Berlusconi show», si prende gioco -
talvolta in maniera greve - delle doti vampiresche del viceministro
Visco o dell'avvenenza delle donne dell'Ulivo. C'è persino la
preghierina «O Gesù dagli occhi tristi/Fai sparire i comunisti», ecc
ecc... Ma le risate colpiscono anche i soliti noti, da D'Alema a
Bertinotti, passando per Grillini o Luxuria. La sai l'ultima nell'era del Professore non risparmia la sinistra delle banche, delle coop e delle tasse (
ecco le più divertenti: leggi).
E ovviamente lui, il premier Prodi. Che il mondo
barzellettiero-battutaro lo conosce così così, nulla a confronto
comunque del suo predecessore, vero esperto del settore. L'unica
barzelletta made
in Prodi che le cronache politiche hanno registrato è datata giugno
2006. Eccola: «Ronaldo alla Madonna: "Vorrei un' autostrada diretta da
Milano al Brasile". La Madonna esclama: "Chiedi troppo!". "Allora
vorrei una partita contro la Juve con un arbitro imparziale". E la
Madonna: «A quante corsie la vuoi l'autostrada?».Fonte:
Corriere.it