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Il tanga va in soffitta, arriva il "C-string"


Il nuovo perizoma promette di rendersi invisibile sotto qualunque tipo di indumento, sia pantaloni a vita bassa o abiti da sera C’era una volta il tanga, un minuscolo fazzoletto di stoffa nato per coprire il sedere femminile ma presto diventato la gioia degli occhi maschili, visto il poco che riusciva a celare e le molte fantasie che riusciva a scatenare. E nel corso degli anni, le case di lingerie ne hanno sfornati di ogni modello, tessuto e colore, facendoli poi anche sbarcare sulle spiagge di mezzo mondo come pezzo inferiore di bikini sempre più succinti. Insomma, l’esatto contrario dei mutandoni alla Bridget Jones che Hugh Grant considerava assolutamente irresistibili, salvo poi restare a bocca aperta davanti a una silfide in perizoma di pizzo.
C’era una volta il tanga, dicevamo. Che poi è diventato “G-string”, ovvero un filo interdentale piazzato proprio lì dietro, con la parte davanti ridotta al minimo indispensabile per motivi igienico-morali e due striscioline sottili a raccordare il tutto. Sexy? Dipende dai punti di vista. Ma elegante no di sicuro, perché basta un piccolo movimento a svelare l’intimo segreto che emerge dai pantaloni a vita bassa che impazzano da ormai tre stagioni (anche se gli stilisti ripetono ogni estate che sarà l’ultima e la vita tornerà ad alzarsi a livelli accettabili) e il danno estetico è fatto.