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Ossigeno

"Ci sono due diversi tipi di persone nel mondo, coloro che vogliono sapere, e coloro che vogliono credere"

 

 

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Spettro

Post n°96 pubblicato il 06 Luglio 2018 da Dotta.Ignoranza

Salvador Dalì - Inferno Canto XXVIII

(illustrazione)

Lei non è parte nel Teatro.

Loro sono incatenati e, nessuno si pente nella parte che si è dato.

Il Dubbio?

Continuerà ad Esistere nell'apparente certezza della sua morte.

E' il suo stesso inganno a compiersi.

 

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Commenti al Post:
korov_ev
korov_ev il 30/07/18 alle 11:12 via WEB
Ben tornata, madame. Me ne accorgo un po' in ritardo, ma sa, non scrivendo più sul blog non mi capita spesso di andarci. Anzi, per dirla tutta, stavolta ero entrato con l'intenzione di cancellarlo, è stata una sorpresa trovarci la sua visita.
E a quanto vedo non sono l'unico ad aver protratto l'assenza da questo posto: il suo post precedente porta la data di tre anni fa. Mi dica, cos'è che l'ha spinta a tornare a scrivere qui sopra? (sempre che io possa permettermi la domanda)
Comunque, madame, al di là della mia curiosità, le confesso che leggerla è sempre di una difficoltà estrema. Solo il titolo e ho già i neuroni tutti sudati.
Allora, c'è una "lei" che, a quanto pare "continuerà ad esistere" malgrado sia "apparentemente morta", fregatasi (forse) con le sue stesse mani o, magari, fregata allo stesso modo in cui "lei stessa" usa fregare. Il tutto connesso ad un opera di Dalì che rimanda alla figura che Dante traccia nel XXVIII canto dell'inferno (mi perdoni la correzione, madame) di un nobile/sobillatore/poeta del suo tempo (un rompicoglioni, del dodicesimo secolo, in sostanza) che risponde al nome di Bertran de Born.
Decisamente troppo, per me :-)
E stavolta non provo nemmeno a sbilanciarmi: troppo rischioso. Spero solo che il suo ritorno qui non dipenda da un dolore altrove.
Buona giornata, madame Dotta.
 
 
Dotta.Ignoranza
Dotta.Ignoranza il 30/07/18 alle 14:59 via WEB
Bentornato! E' una bella sorpresa rileggerti e apprendere che non hai cancellato il blog. In effetti entrambi abbiamo protratto l'assenza e il tempo è trascorso per entrambi. Cosa mi ha spinto a scrivere qui sopra? A dire la verità sarebbero tanti i motivi e riuscire a descriverli qui sarebbe una impresa assai impegnativa; soprattutto perché - a volte le parole, sia scritte sia dette - non sempre trovano il giusto significato per poter mantenere aperto il "dialogo"; specialmente quando "accadono" certi eventi ed incomprensioni. Poi, se l'unica possibilità che ti viene "offerta" è “l'impossibilità” di una qualsiasi dialettica "sana e costruttiva" (vedi Hegel in poi). Con questi presupposti, sarai d’accordo con me, che il risultato non può che essere un mucchio (sterile) di macerie tossiche. Quanto a "Lei", sono curiosa di sapere, cosa ti ha fatto "interpretare" (pensare) che sia stata …’lei" (forse) a rimanere fregata con le sue stesse mani o, magari, fregata allo stesso modo in cui "lei stessa" usa fregare’…? In realtà Lei non è parte del "teatro". il “Suo” stesso inganno, compiutosi, andrebbe indagato oltre lei. L'immagine di Dalì parla da sé. Quanto Dante - inferno - canto XXVIII, hai ragione e grazie della correzione. :-) Cosa avresti da perdere, se non osi rischiare? Scrivere nel blog, per ora, è l’unico istrumento che posso utilizzare per esprimere un momento emotivamente impegnativo. Buona giornata anche a te e spero di continuare a leggerti! P.s. Sono pure in forma a furia di avere i neuroni sudati!:-))
 
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