NEL PASSATO L'UOMO HA VISTO GLI UFO?Le antiche leggende, i disegni e le statue dei popoli in ogni parte del mondo raccontano le visite delle DIVINITA' CHE PROVENIVANO DAL CIELO. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che semplici statuette o antichi graffiti sulle rocce siano la raffigurazione di creature o veicoli extraterrestri. E' solo un ipotesi, ma la somiglianza di alcune raffigurazioni antiche con le descrizioni contemporanee di UFO è davvero notevole. Il dio Horo nell'antico Egitto veniva spesso rappresentato come un grande occhio in cielo. La forma a mandorla dell'occhio ricorda in modo sorprendente un disco volante. FORSE HORO ERA SOLTANTO UNA GRANDE ASTRONAVE CHE SORVOLANDO LE PIRAMIDI SORPRESE ED IMPRESSIONO' L'ANTICO POPOLO EGIZIANO. A quei tempi non erano ancora state inventate le macchine volanti e gli osservatori conclusero che solo una divinità poteva guardarli dal cielo. Adorarono l'oggetto e tramandarono fino a noi quell'evento straordinario.L'ASTRONAVE OCCHIO DI HOROLa parola Horo deriva da hrw o hr, che nella lingua antica egiziana significa "colui che vola alto nei cieli". Anche la parola HAT-HOR, usata per indicare il cielo stellato, è stata pensata in onore del dio e significa "la dimora di Horo". Horo era una della più importanti divinità egizie. Secondo la mitologia era figlio di Osiride e Iside. Dopo la morte del padre governò l'Egitto per volontà degli dei. Fu dunque l'ultimo re divino e dopo di lui iniziò la dinastia dei faraoni. Spesso nei testi sacri e nei geroglifici è presente l'Occhio di Horo, simboleggiato da un occhio con due segni inferiori oppure da cerchi o dischi alati.LA CREDENZA CHE L'OCCHIO POTESSE RAGGIUNGERE LO SPAZIO COSMICO INSIEME AL DIVINO PASSEGGERO, FA PENSARE CHE SI TRATTASSE DI UN VEICOLO.Nell'antico Libro dei Morti al capitolo LXVI è scritto: "io sono Horo che proviene dall'Occhio di Horo". In altri testi si dice che l'Occhio di horo fu rubato e poi restituito al dio. E' perciò verosimile che esistesse un veicolo chiamato occhio per la sua forma, dove il dio si trovava ed osservava l'umanità.
ALIENI NELLA PREISTORIA
NEL PASSATO L'UOMO HA VISTO GLI UFO?Le antiche leggende, i disegni e le statue dei popoli in ogni parte del mondo raccontano le visite delle DIVINITA' CHE PROVENIVANO DAL CIELO. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che semplici statuette o antichi graffiti sulle rocce siano la raffigurazione di creature o veicoli extraterrestri. E' solo un ipotesi, ma la somiglianza di alcune raffigurazioni antiche con le descrizioni contemporanee di UFO è davvero notevole. Il dio Horo nell'antico Egitto veniva spesso rappresentato come un grande occhio in cielo. La forma a mandorla dell'occhio ricorda in modo sorprendente un disco volante. FORSE HORO ERA SOLTANTO UNA GRANDE ASTRONAVE CHE SORVOLANDO LE PIRAMIDI SORPRESE ED IMPRESSIONO' L'ANTICO POPOLO EGIZIANO. A quei tempi non erano ancora state inventate le macchine volanti e gli osservatori conclusero che solo una divinità poteva guardarli dal cielo. Adorarono l'oggetto e tramandarono fino a noi quell'evento straordinario.L'ASTRONAVE OCCHIO DI HOROLa parola Horo deriva da hrw o hr, che nella lingua antica egiziana significa "colui che vola alto nei cieli". Anche la parola HAT-HOR, usata per indicare il cielo stellato, è stata pensata in onore del dio e significa "la dimora di Horo". Horo era una della più importanti divinità egizie. Secondo la mitologia era figlio di Osiride e Iside. Dopo la morte del padre governò l'Egitto per volontà degli dei. Fu dunque l'ultimo re divino e dopo di lui iniziò la dinastia dei faraoni. Spesso nei testi sacri e nei geroglifici è presente l'Occhio di Horo, simboleggiato da un occhio con due segni inferiori oppure da cerchi o dischi alati.LA CREDENZA CHE L'OCCHIO POTESSE RAGGIUNGERE LO SPAZIO COSMICO INSIEME AL DIVINO PASSEGGERO, FA PENSARE CHE SI TRATTASSE DI UN VEICOLO.Nell'antico Libro dei Morti al capitolo LXVI è scritto: "io sono Horo che proviene dall'Occhio di Horo". In altri testi si dice che l'Occhio di horo fu rubato e poi restituito al dio. E' perciò verosimile che esistesse un veicolo chiamato occhio per la sua forma, dove il dio si trovava ed osservava l'umanità.