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Post n°21 pubblicato il 28 Luglio 2006 da ufo91
L'autore: era una scultura con parti d'animali L'alieno bufala Ricordate quel filmato in bianco e nero che mostrava l'autopsia di un extraterrestre precipitato sulla Terra con la sua astronave? Nel 1995 fece il giro del mondo e rese ricco il suo "scopritore" il produttore televisivo Ray Santilli. Agnello e... Oggi, Santilli confessa che qeull'autopsia era un falso. L'alieno fu realizzato da uno scultore inglese, Jhon Humphreys, che utilizzò materia celebrale di una pecora per il cervello della creatura e una zampa di agnello per l'articolazione di una gamba. |
Post n°18 pubblicato il 04 Luglio 2006 da ufo91
NEL PASSATO L'UOMO HA VISTO GLI UFO? Le antiche leggende, i disegni e le statue dei popoli in ogni parte del mondo raccontano le visite delle DIVINITA' CHE PROVENIVANO DAL CIELO. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che semplici statuette o antichi graffiti sulle rocce siano la raffigurazione di creature o veicoli extraterrestri. E' solo un ipotesi, ma la somiglianza di alcune raffigurazioni antiche con le descrizioni contemporanee di UFO è davvero notevole. Il dio Horo nell'antico Egitto veniva spesso rappresentato come un grande occhio in cielo. La forma a mandorla dell'occhio ricorda in modo sorprendente un disco volante. FORSE HORO ERA SOLTANTO UNA GRANDE ASTRONAVE CHE SORVOLANDO LE PIRAMIDI SORPRESE ED IMPRESSIONO' L'ANTICO POPOLO EGIZIANO. A quei tempi non erano ancora state inventate le macchine volanti e gli osservatori conclusero che solo una divinità poteva guardarli dal cielo. Adorarono l'oggetto e tramandarono fino a noi quell'evento straordinario. L'ASTRONAVE OCCHIO DI HORO La parola Horo deriva da hrw o hr, che nella lingua antica egiziana significa "colui che vola alto nei cieli". Anche la parola HAT-HOR, usata per indicare il cielo stellato, è stata pensata in onore del dio e significa "la dimora di Horo". Horo era una della più importanti divinità egizie. Secondo la mitologia era figlio di Osiride e Iside. Dopo la morte del padre governò l'Egitto per volontà degli dei. Fu dunque l'ultimo re divino e dopo di lui iniziò la dinastia dei faraoni. Spesso nei testi sacri e nei geroglifici è presente l'Occhio di Horo, simboleggiato da un occhio con due segni inferiori oppure da cerchi o dischi alati. LA CREDENZA CHE L'OCCHIO POTESSE RAGGIUNGERE LO SPAZIO COSMICO INSIEME AL DIVINO PASSEGGERO, FA PENSARE CHE SI TRATTASSE DI UN VEICOLO. Nell'antico Libro dei Morti al capitolo LXVI è scritto: "io sono Horo che proviene dall'Occhio di Horo". In altri testi si dice che l'Occhio di horo fu rubato e poi restituito al dio. E' perciò verosimile che esistesse un veicolo chiamato occhio per la sua forma, dove il dio si trovava ed osservava l'umanità. |
Post n°16 pubblicato il 23 Giugno 2006 da ufo91
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Post n°14 pubblicato il 01 Giugno 2006 da ufo91
http://digilander.libero.it/ufo91/ Aggiornata la sezione avvistamenti in Italia anni 2002 2003...visitate! |
Dopo le affermazioni del professor Chiumiento, ci sembra interessante presentare questo nostro articolo pubblicato sul n. 312 del Giornale dei Misteri, dell'ottobre 1997. da edicolaweb |
Ormai da molti anni ma soprattutto nel 1999 in Friuli Venezia Giulia ci sono stati numerosi avvistamenti di oggetti NON identificati che volavano a poca distanza dalla base militare americana situata nel paese di Aviano a pochi chilometri da Pordenone. Proprio nel 1999 in un periodo nel quale questi avvistamenti erano diventati frequenti il comandante della base militare ha fatto alzare in volo ben 14 F-16 e poco dopo un aereo da ricognizione. Appena i "buoni" si avvicinavano ai "cattivi" essi scomparivano nel nulla e perfino gli F-16 aerei che superano i 1600 km/h non riuscivano a raggiungerli. foto presa da http://upload.wikimedia.org/wikipedia/de/thumb/7/79/F-16.bs2.aviano.jpg/250px-F-16.bs2.aviano.jpg |
In pieno deserto del Nevada, a circa 190 chilometri da Las Vegas, c'è una zona di cui le carte topografiche ufficiali non riportano alcun particolare. Eppure la zona è tutt' altro che deserta: fra montagne e piccoli corsi d' acqua ci sono strade, bunkers, edifici ed una pista d' atterraggio lunga 10 chilometri. Sulle carte, tuttavia, non risulta nulla: come se ogni attività cessasse su un' area vasta come le Marche. La zona è impenetrabile e sorvegliata da militari armati, il suo spazio aereo è il più protetto degli Stati Uniti: questa è la base aeronautica di esercitazione e sperimentazione nucleare di Nellis, più nota come Area 51, dal nome attribuito ad una parte della base da alcune vecchie carte topografiche governative.
Nell' Area 51, istituita nel 1954, la società aeronautica Lockheed ha realizato aerei spia per conto della Central Intelligence Agency (la CIA) ed ancora oggi qui si progettano e si sperimentano alcuni dei più avveniristici aerei americani, fra cui il bombardiere Stealth ed altri velivoli non convenzionali. E' comprensibile come la zona sia sempre stata avvolta dal più fitto mistero: fino al 1994 l' Aeronautica Militare degli Stati Uniti ne ha addirittura negato l'esistenza. Da quando esiste l' Area 51, si sono moltiplicati gli avvistamenti di strani oggetti nel cielo, regolarmente smentiti dalle autorità. Finchè un giorno a confermare i fatti è stato uno dei tecnici della base, il quale, per di più, ha parlato chiaramente di programmi di studio della tecnologia extraterrestre. Robert "Bob" Lazar è uno scienziato che ha lavorato alla base Nellis con un contratto di cinque mesi, a partire dal dicembre 1998. Nella sua prima esplosiva dichiarazione in TV, che risale al maggio 1989, Lazar ha affermato che il governo degli Stati Uniti era impegnato nello studio di nove dischi volanti con l 'obiettivo di scoprire possibili applicazioni della tecnologia aliena. Nel mese di novembre Lazar parlò di una località supersegreta presso il Lago Papoose, denominata "S4", dove sarebbero custoditi velivoli extraterrestri. Rivelò poi di aver fatto parte dello staff di 22 tecnici incaricati di scoprire il sistema di propulsione dei dischi volanti. Stando alle dichiarazioni di Lazar, S4 è un complesso sotterraneo che occupa in tutta la sua lunghezza un' intera catena montuosa. All' inizio egli pensava di dover lavorare su materiali e congegni molto avanzati ma di fabbricazione convenzionale. Tuttavia, dopo essere entrato in uno dei dischi volanti, si rese conto che si trattava di oggetti che per forma e dimensioni dovevano provenire da un mondo diverso dal nostro. Constatò che mancava qualsiasi segno di giuntura o fusione, non c' erano bulloni, oggetti e strutture erano arrotondati e senza spigoli, come se fossero stati modellati nella cera, dopo essere stati fusi e poi raffreddati. I dischi avevano aperture a forma di oblò e sedili ad appena 30 cm. dal pavimento. Il propellente era costituito da un oggetto poco più grande di una palla da tennis, dal quale si irradiava un campo antigravitazionale che attraversava una cavità a forma di colonna lunga quanto il velivolo. A confermare i sospetti di Lazar fu la documentazione informativa distribuita ai tecnici, che conteneva una sorprendente quantità di dati sui dischi volanti e persino foto di autopsie di piccoli esseri grigi con grosse teste calve. Egli non affermò in modo categorico di aver visto degli extraterrestri dentro S4, ma disse di aver notato qualcosa di strano: passando davanti ad una stanza, avrebbe visto due uomini in camice bianco, i quali, rivolti verso il basso, parlavano a qualcuno di dimensioni piuttosto piccole. Queste sono indubbiamente affermazioni incredibili, che ripropongono un classico dilemma dell' ufologia: è Lazar che trae spunto dai luoghi comuni su dischi volanti ed extraterrestri, oppure ciò che dice dev' essere considerato come prova attendibile? Senza dubbio è molto difficile separare il fatto autentico dal prodotto di fantasia In ogni caso, le affermazioni di Lazar hanno trovato diverse conferme. George Knapp, autore dell' intervista, dice di essere stato contattato da molti testimoni. In particolare, knapp ha ricevuto una dichiarazione registrata su videocassetta, resa da un uomo che ha diretto vari programmi nella base di Nellis, secondo la quale, fin dal 1950 le autorità statunitensi custodirebbero effettivamente materiale extraterrestre oltre ad esseri alieni. Tuttavia, questa testimonianza potrà essere verificata soltanto dopo la morte di chi l'ha resa. Anche gli altri testimoni rifiutano di apparire in pubblico per paura delle conseguenze. Dopo una notte di attesa, Norio Hayakawa della Nippon Tv riprende un oggetto che decolla dall' Area 51 a velocità incredibile ed effettua manovre impossibili. Il filmato è stato analizzato con computer molto sofisticati ed il risultato ha convinto Hayakawa che l' oggetto "non può essere un velivolo convenzionale". Uno di questi oggetti si è perfino avvicinato ad una troupe televisiva della NBC ed alcuni tecnici hanno riportato ustioni da radiazioni. C' è chi sostiene di essere penetrato nella stanza dove sono custoditi i cadaveri degli extraterrestri e di aver effettuato delle riprese. Ma purtroppo le fotografie ed i filmati con costituiscono la prova decisiva in ufologia, poichè possono essere il prodotto di falsi ben architettati. Tuttavia è indubbio che qualcosa di insolito accada nel deserto del nevada. Jim Gooall, scrittore e giornalista specializzato in aeronautica, sostiene che esistono almeno otto "Black Projects" nell' Area 51. I Black Projects sono i progetti ultrasegreti del governo americano, come il bombardiere Stealth B-2, o le sonde teleguidate, così veloci e manovrabili da poter essere facilmente scambiate per dischi volanti. Ma anche Goodall sospetta che ci sia dell' altro. I velivoli in questione sono incredibilmente silenziosi e veloci; uno di questi ha sorvolato l' Area 51 ad una velocità superiore ai 16.000 Km. orari (circa 13 volte la velocità del suono). Secondo un dipendente della Lockeed, intervistato da Goodall, "alcuni degli oggetti che sfrecciano sul deserto del Nevada farebbero venire l' acquolina in bocca a George Lucas, il regista di Guerre Stellari". Cosa ci nasconde l' Area 51? Velivoli avveniristici di fabbricazione terrestre o astronavi interplanetarie? Indubbiamente la risposta è una di queste, ma quale? Rispondete in molti! ITALYSOFT |
-----I possibili effetti devastanti in conseguenza alla caduta di un meteorite. Secondo i calcoli della NASA una meteorite di grosse dimensioni (800m circa) il 21 giugno 2008 dovrebbe entrare in collisione con la terra. Questo oggetto è stato scoperto verso aprile 2006 è ha preso questa denominazione:2006 HZ51. Molti sono i metodi finora sperimentati: buttare una bomba atomica sulla meteorite o posizionare degli spinterogeni in modo che possano far cambiare la rotta all'oggetto. per chi non credesse al fatto o semplicemente mi dicesse che le mie affermazioni sono stupide o ancora più semplicemente non sapesse leggere(rivolto al commento)..si può visitare questo bel link che riporta un articolo della repubblica; grazie http://forum.azzurra.org/archive/index.php/t-12973.html |
ASTEROIDI A RISCHIO DI COLLISIONE CON LA TERRA: 2003 SN214 (115 m) al 6 maggio 2006, delta 0.0012 U.A. pari a 172.000 km (abbastanza pericoloso) Credete che l'uomo troverà mai un medoto per debellare questi continui nemici dall'oltrespazio? da http://www.arcibalbo-santarcangelo.it/meccanica_asteroidi.htm |
Le torri gemelle ormai tutti dicono che sono cadute per colpa del caldo che si era scatenato che aveva rammollito il ferro. 1°IL FERRO NON E' FERRO MA ACCIAIO 2°L'ACCIAIO PER SCOGLIERSI ANZI DIVENTARE DUTTILE DEVE STARE PIU' DI 24 ORE A 800C° CERTO LA TEMPERTURA CHE NON C'ERA AL MOMENTO DELL'ESPLOSIONE. Se osservate il crollo di un edifico noterete che le cariche esplosive partono da sotto per poi raggiungere la cima dell'edificio. Quando le torri gemelle sono cadute si sono viste le stesse esplosioni per ogni piano come se fossereo state installate delle bombe. |
Post n°3 pubblicato il 27 Maggio 2006 da ufo91
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Inviato da: exasimpol
il 15/09/2008 alle 03:45
Inviato da: zeubunga
il 30/07/2008 alle 22:03
Inviato da: Anonimo
il 02/04/2008 alle 18:34
Inviato da: Anonimo
il 02/04/2008 alle 18:30
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:42