Ufo Ricerche

Adamski e Meier rivisitati.


Nel maggio 2007, l'ufologo Christian Macé fotografò un oggetto volante non identificato nella Francia settentrionale, per la precisione a Campaign Hesdin presso Calais. Erano le 11:30 e l'U.F.O. si dirigeva verso sud molto velocemente in un cielo lattiginoso (tipico colore correlato alle irrorazioni chimiche). Secondo Macé, l'ordigno immortalato sarebbe assimilabile agli oggetti adamskiani, definiti convenzionalmente “campane”. Sono dischi dalla forma piuttosto “antiquata” con tre congegni simili a pulegge nella parte sottostante e con un abitacolo sormontato da una calotta.
Recentemente tale Kelvin Balbery ha fotografato in Cornovaglia un U.F.O che ricorda le astronavi di Billy Meier, dalle linee filanti ed angolose. Kelvin Barbery, un gestore di servizi per le scuole, ha scattato la foto del misterioso oggetto da un percorso costiero tra Swanpool e Maenporth, vicino a Falmouth. L'uomo ha rivelato che non ha visto l'UFO al momento dello scatto dell'immagine. Tuttavia, una volta scaricate le immagini della macchina fotografica digitale sul suo computer, si è stupito nel trovare un oggetto apparentemente metallico, discoidale, in una delle foto. “C'era un paio di petroliere nella baia - racconta Kelvin - e ho pensato di scattare alcune foto. Non vi era nulla in vista e certamente non per colpa della fotocamera, è apparso questo oggetto che nel momento dello scatto non ho assolutamente visto”... Nick Pope, ex funzionario del Ministero della Difesa, ha analizzato la fotografia, notando che: “L'oggetto appare strutturato, simmetrico e metallico. Questa persona ha colto qualcosa di molto interessante”.
Sembra di essere in presenza di una sorta di revival di U.F.O. classici: anche chi scrive avvistò un ricognitore adamskiano. Ci si deve chiedere se questi velivoli appartengano veramente a civiltà extraterrestri, se quindi qualche affermazione dei due celebri e controversi contattisti possa essere considerata credibile, alla luce della somiglianza tra le astronavi da loro descritte e quelle talora scorte da testimoni a distanza di anni ed in vari paesi del mondo. Non escluderei che le esperienze di Adamski e di Meier contengano qualche informazione credibile, sebbene mescolata a distorsioni, esagerazioni e leggende. Ho anche pensato che alcuni degli oggetti avvistati in questi ultimi tempi potrebbero essere ologrammi: la tecnologia olografica è oggi a tal punto sofisticata che fenomeni reali e costruzioni olografiche sono indistinguibili. Non credo, invece, che gli U.F.O. in esame siano terrestri, laddove le astronavi triangolari non di rado viste e fotografate in concomitanza con le operazioni clandestine di irrorazione chimico-biologica, sembra appartengano all'aviazione del diabolico governo occulto. Ricordo un giorno in cui, mentre decine di tankers aravano il cielo, creando solchi chimici, alcune sfere intersecarono gli aerei della morte, con moti repentini e traiettorie zigzaganti. All'improvviso comparve una gigantesca astronave triangolare che, scendendo molto lentamente, parve venire in ausilio degli aeroplani della morte. Libratosi per qualche istante, l'ordigno scese poi sino a scomparire dietro il promontorio. In ogni caso tra “scie che, in pochi minuti, si trasformano in poderose, enormi, estese formazioni dall'aspetto di artigli protesi ad afferrare e dilaniare l'azzurro” (T.B.), strani piatti lanciati da discoboli cosmici, il cielo è oggi una scena inquietante, carica di oscuri presagi. AndreaFonte: www.ecplanet.com