La Terra non è più il solo pianeta a contenere distese di materiale allo stato liquido. Da oggi dobbiamo aggiungere alla lista anche il satellite di Saturno, Titano. La Cassini ha infatti dimostrato che esiste un lago, nella regione del polo sud, lungo circa 240 km. A questo eccezionale risultato si è giunti attraverso il VIMS (Visual and Infrared Mapping Spectrometer) ed alla sua capacità di identificare un certo materiale attraverso la luce che viene riflessa a varie lunghezze d’onda. Il lago è stato chiamato “Ontario” come quello esistente sulla Terra nella regione dei grandi laghi statunitensi, dato che gli è molto simile come forma e dimensioni (circa 20000 chilometri quadrati).Ovviamente non vi è acqua all’interno del bacino lacustre, ma etano, metano, azoto ed altri idrocarburi. Probabilmente l’Ontario sarà solo il primo di una lunga serie. Non si sa ancora quanto sia profondo, ma sicuramente più di due centimetri. La certezza della sua composizione liquida deriva dal fatto che il 99,9% della radiazione a 5 micron che colpisce la superficie NON viene riflessa. Un materiale così “scuro” non può che essere liscio come uno specchio (ovviamente non riflettente) in quanto nessuna superficie solida di origine naturale può comportarsi in tale modo.
ASTRONOMIA: Il lago di Titano
La Terra non è più il solo pianeta a contenere distese di materiale allo stato liquido. Da oggi dobbiamo aggiungere alla lista anche il satellite di Saturno, Titano. La Cassini ha infatti dimostrato che esiste un lago, nella regione del polo sud, lungo circa 240 km. A questo eccezionale risultato si è giunti attraverso il VIMS (Visual and Infrared Mapping Spectrometer) ed alla sua capacità di identificare un certo materiale attraverso la luce che viene riflessa a varie lunghezze d’onda. Il lago è stato chiamato “Ontario” come quello esistente sulla Terra nella regione dei grandi laghi statunitensi, dato che gli è molto simile come forma e dimensioni (circa 20000 chilometri quadrati).Ovviamente non vi è acqua all’interno del bacino lacustre, ma etano, metano, azoto ed altri idrocarburi. Probabilmente l’Ontario sarà solo il primo di una lunga serie. Non si sa ancora quanto sia profondo, ma sicuramente più di due centimetri. La certezza della sua composizione liquida deriva dal fatto che il 99,9% della radiazione a 5 micron che colpisce la superficie NON viene riflessa. Un materiale così “scuro” non può che essere liscio come uno specchio (ovviamente non riflettente) in quanto nessuna superficie solida di origine naturale può comportarsi in tale modo.