Ufo Ricerche

SIBERIA: GENERATORE DI ENERGIA ALIENO SALVA LA TERRA


Ardenti sfere luminose di circa 60 metri di diametro prodotte da un apparato tecnologico extraterrestre costruito in Siberia centrale, deviano e distruggono i corpi celesti (meteoriti) in rotta di collisione con la Terra.Il misterioso generatore di energia, che si trova ad una profondità indefinita del pianeta, avrebbe gìa salvato il nostro pianeta nel lontano 1908, quando a Tunguska, in Siberia, esplose un meteorite.Questa teoria, elaborata da due studiosi come Costantino Paglialunga, chimico che ha svolto numerose ricerche nel territorio russo e Valery Mikhailovich Uvarov, capo del Dipartimento di Ricerche Ufologiche di San Pietroburgo, è stata spiegata in modo dettagliato da Gianluca Viappiani, consigliere astrofilo del Centro Galileo di Parma.Durante l’incontro moderato da Giorgio Pattera, vicepresidente del Galielo e responsabile scientifico nazionale del centro ufologico nazionale, che si è svolto venerdì sera nella sala convegni del quartiere Cittadella, Viappiani ha mostrato foto, video e riportato le parole dei molti testimoni oculari dell’evento.Il misterioso apparato tecnologicoIl luogo dove è posto il macchinario si troverebbe nell’altopiano della Siberia Centrale, una zona impervia, dove le leggende narrano di “fulmini ardenti”, di “sfere fiammeggianti” e di tremende esplosioni. Nella zona sono stati trovati degli oggetti di struttura metallica, sconosciuti alla scienza terrestre, la maggior parte dei quali interrati nel permafrost siberiano.Altri oggetti simili, sempre misteriosi, sono stati rinvenuti in superficie. Le strutture sono costruite di un materiale sconosciuto, simile allo smeriglio.L’evento e le sfere luminoseSono le ore 7 e 15 del 30 giugno 1908, il corpo celeste frantumato esplode, polverizzato intercettato e colpito da diversi globi di plasma.Trentotto minuti prima della distruzione del corpo celeste di Tunguska il generatore di energia entrò nella sua fase culminante: ebbe inizio la generazione delle sfere.Nel cielo erano presenti diversi oggetti, provenienti da direzioni diverse, si spostavano lentamente paralleli alla superficie terrestre, talvolta fermandosi e cambiando traiettoria e velocità. (Le testimonianze parlano di cerchi infuocati di dimensioni gigantesche)Il grande meteorite che penetrò l’atmosfera a 16,5 chilometri al secondo, fu colpito ben nove volte da altrettante sfere luminose.Il primo impatto avvenne a 10mila metri di altezza. I frammenti rimasti, continuarono la loro rotta verso la Terra dove vennero intercettati e polverizzati dalle altre sfere di plasma. Quando giunse sulla superficie, il corpo celeste aveva dimensioni ridotte: gli studi scientifici parlano di 60 – 80 metri di diametro.L’intervento del misterioso apparato tecnologico siberiano avrebbe dunque salvato la Terra da un disastro di dimensioni epocali.Ma non solo in quell’occasione. Secondo le ricerche di Gianluca Viappiani sembrerebbe essere in atto un’ inversione di tendenza cominciata 30mila anni fa, tra corpi cosmici che impattano con la Terra a quelli che esplodono in aria (si parla di corpi celesti di grandi dimensioni).“Forse un ulteriore indizio a favore dell’ impianto siberiano che fermerebbe questi mostri dello spazio”, conclude il consigliere del Galileo.Fonte: www.altrogiornale.org