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UNA MAPPA STELLARE PER LE PIRAMIDI


ROMA -- "Il segreto della piramide di Cheope è incastonato tra le stelle". Ne è convinto l'acheologo Vasile Droj, secondo cui nella tomba di Senmut, architetto egizio della diciottesima dinastia (1480-1458 a.C.), si troverebbe una "mappa stellare" che riporta le considerazioni geometriche alla base della costruzione delle piramidi.Se così fosse, si tratterebbe di una scoperta clamorosa. Nelle ricerca, pubblicata dalla rivista Fenix, lo studioso sostiene che la mappa è molto significativa. Nella raffigurazione, le tre stelle della cintura di Orione, che rappresentano le tre piramidi della piana di Gizah, sono incise in un rettangolo che, a sua volta, nasconde un quadrato ben delimitabile. Al suo interno le tre stelle generano relazioni matematico-geometriche che rivelano i principi universali posti all'origine concettuale, nonché pratica, della piramide di Cheope.Secondo Droj, la grande piramide nasce da una vera e propria "equazione" in cui la diagonale del quadrato, come si rileva dal graffito tombale, diventa il lato di base della piramide, mentre il lato dello stesso quadrato diventa l'altezza del monumento. Risultato? La pendenza di 52 gradi delle facciate. Traducendo, la piramide di Cheope non sarebbe stata costruita su dati architettonici comuni, ma mettendo in pratica le coordinate fissate dalla costellazione di Orione. In altre parole, dietro l'enorme costruzione ci sarebbero significati religiosi ben precisi. L'ordine del cosmo, legato alla dea Maat, contro la confusione creata dal dio del caos, Apophis.Alla base di tutto, azzarda Droj, potrebbe esserci uno dei sette teoremi "perduti" di Pitagora, tenuti nascosti perché rivelavano l'esistenza dei numeri irrazionali, come la radice quadrata di 2.E proprio a questo sarebbe dedicata la più piccola delle piramidi di Giza, quella di Micerino, costruita al di fuori dell'asse individuato dalle piramidi di Cheope e di Chefren.Fonte: http://www.scienze.tv/