Il blog di uforob

La regola di conoscere le regole: alieni e armi nucleari


Nel post relativo ai limiti di velocità e alle cinture di sicurezza accennavo all'ignoranza di legge e quindi alla presunzione di conoscenza (quest'ultima non l'avevo linkata ma in pratica il discorso verteva più su quello più che sul fatto che la non conoscenza non è una scusa).Leggete questo breve e simpatico dialogo filosofico (sono tre parole che non si vedono spesso di fila ma fidatevi).Sulla falsariga di questo vi chiedo: se esistesse una civiltà aliena evoluta che ha scritto un codice di leggi in un formato che noi non possiamo nemmeno immaginare che inizia dicendo "Tutte le forme di vita autocoscienti della Galassia sono tenute a conoscere la lingua in cui è scritto questo codice, il suo contenuto e i modi di accesso ad esso" cosa succederebbe? Probabilmente niente infatti credo che le probabilità di un contatto sarebbero basse. Dal punto di vista filosofico è però interessante immaginare che succeda davvero e gli alieni vengano a "lamentarsi" di qualcosa (ad esempio nel codice si vieta l'utilizzo si armi nucleari) potremmo giustificarci con l'"ignoranza inevitabile" per "analfabetismo cosmico"? Per le armi nucleari sarebbe facile: "se le vietate sapete cosa sono e questo vuol dire che anche voi in qualche momento del vostro sviluppo le avete usate, noi siamo passati da poco in quel momento" ma potremmo fare questo ragionamento per tutto? o ci sono cose che l'umanità ha fatto che avrebbe dovuto inderogabilmente evitare? e, giusto per non dare una risposta definitva, magari anche lo stesso uso delle armi nucleari?