CAFFE' SAN CARLO

E SE TUO FIGLIO TI CONFESSA DI ESSERE GAY?


 Siamo ormai nel terzo millennio, i tempi sono cambiati e, se
Dio vuole, molti tabù sono giustamente crollati.  Oggi, ed è giusto che sia così, si hanno liberamente e senza vergogna rapporti sessuali, si discute apertamente di sesso con i nostri figli, si convive per tempi più o meno lunghi in attesa di un eventuale matrimonio e varie cose di questo genere.Siamo tutti d'accordo che oggi si è più aperti mentre una volta le cose si facevano, eccome, ma di nascosto: probabilmente, anzi, sicuramente c'era più ipocrisia e lo scopo principale era salvare le apparenze.Gli omosessuali una volta venivano considerati come degli impudici depravati, o, se tutto andava bene, scherzi di natura. Alcuni popoli tutt'ora li condannano a morte. Ho sentito, quando ero un ragazzino, che c'erano bande di giovanotti che di sera andavano al parco del Valentino per picchiare i "finocchi" per poi, il giorno dopo evocare con orgoglio le loro spedizioni punitive.
Oggi fortunatamente non è più così. I gay sono considerati dai più persone normalissime che vivono la loro sessualità nel modo per essi più naturale.... ALT!!! Ma ne siamo proprio    sicuri?  Ad un signore che conosco e che vive in un piccolo paese poco distante da dove abito io, tempo fa il figlio ha confessato di essere gay. Una tragedia: egli stesso mi ha confessato che vorrebbe trasferirsi altrove perché non riesce a sopportare la vergogna. Ho cercato di fargli capire che non c'è nulla di cui vergognarsi se il figlio è gay, Leonardo da Vinci lo era, Oscar Wilde lo era, suo figlio frequenta l'università: può diventare un ottimo ingegnere a prescindere dalle sue inclinazioni sessuali, e il suo dovere di padre sarebbe di non farlo sentire la causa di tale vergogna; ma non credo di essere riuscito a convincerlo.Al ché mi sto convincendo di una cosa: siamo tutti d'accordo ad accettare un figlio gay, ma a condizione che sia il figlio degli altri....