UGO ALBANO

AIUTARE RIDENDO


AIUTARE RIDENDO C’è una percezione ormai diffusa nell'opinione pubblica in base alla quale l’aiuto ha in sè un’accezione negativa: generalmente sia chi aiuta, sia chi è aiutato, hanno atteggiamenti oscillanti tra serietà, tristezza, depressione. Lo sa benissimo il mendicante: è la "faccia triste" che suscita il senso di colpa per lenire il quale si mette mano al portafoglio. La tristezza spesso è l’elemento che caratterizza gli stessi nostri contesti di aiuto: luoghi tristi, sale di attesa tristi, uffici tristi, volti tristi. Personalmente da un pò di tempo sto insistendo su paradigmi di aiuto “simmetrici”: non c’è più l’asimmetria che deriva dalla diversità di potere, mi sforzo quindi di vendermi "alla pari", come se l’incontro con chi chiede aiuto fosse un confronto tra due conoscenti. Per rafforzare ciò uso l’approccio della risata: la battuta pronta, la metafora comica, la canzone che stempera la tensione e fa scoppiare in una sonora risata. Se il tema interessa, ne stiamo parlando su questo FORUM.