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QUANDO ENTRI NEL MONDO MANDAMI UN SEGNALE DI FUMO!!!!
MA FORSE NON FUMI?
Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.K. kavafis
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Post n°228 pubblicato il 01 Aprile 2011 da serval.s
En mediterranee . Μεσογειος .
. NEL MEDITERRANEO
In questo mare dove giocano
Come è vera questa canzone, scritta da Georges Moustakis negli anni 70, il sangue e la voglia di libertà invade di nuovo il nostro mare |
https://blog.libero.it/ulissemen/trackback.php?msg=10068587
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INFO
“Siamo come gli alberi attaccati saldamente alle nostre radici, quando l’albero viene allontanato dalla sua radice, diventa legna da ardere…”
LA FIAMMA OLIMPICA
LO SAI CHE LA FIAMMA OLIMPICA SI ACCENDE DAI RAGGI DEL RE SOLE !!!
Perfetta riflessione!!
Lo si definisce anche come il luogo della “dualità”: da una parte luogo di pensiero, di armonia, di libertà, di dialogo possibile fra popoli e fra culture; dall’altra luogo permanente di conflitti, di agitazioni , di guerre. Vi regna l’ibrido, a causa delle migrazioni continue. Una dualità che persistendo nella storia ha determinato un costante modo di interpretare la vita, ovvero un luogo della non pace! Conflitti fra le sponde del Nord e quelle del Sud, fra le sponde dell’Est e quelle dell’Ovest, in definitiva uno scontro gigantesco fra i tre grandi monoteismi: ebraico musulmano e cristiano.
E tutto succede in questo grande mare azzurro, fra i più belli del mondo, anzi il più bello e il più magico poiché culla di quasi tutta la civiltà umana. E nonostante si sia nel terzo millennio, passi avanti da Omero in poi , non sembra siano stati fatti.
Odisseo errava sulle sue acque, disperato, tragico, alla ricerca di una terra, della sua terra, così come oggi dopo tremila anni i barconi carichi di profughi, di disperati, di donne incinte e di bambini, vagano sulle stesse acque, disperati, affranti, e muoiono pure, inghiottiti dalle onde che Poseidone solleva. Sarà mai possibile una convivenza? Non penso, perché la Storia si ripete! Ricordo na bellissima poesia di Camus, “ Mediterraneo,” , appunto. Te ne trascrivo alcuni versi e la commovente chiusa.
“………………
Mattino chiaro dagli smalti marini,
Perla latina dalle liliali lucentezze:
Mediterraneo.
……………………………………….
Rassicurante passato, oh, Mediterraneo!
Sulle tue rive ancora voci trionfano che si son taciute,
ma che affermano poiché ti hanno negato!
(…)
Mediterraneo! E’ fatto per noi il tuo mondo,
l’ uomo si unisce all’ albero e in essi l’ Universo
recita camuffato
La commedia della Sezione Aurea.
Dall’ immensa semplicità senza scosse
Scaturisca la pienezza,
Oh natura che non conosci salti!
Dall’ ulivo al Mantovano, dalla pecora al pastore,
nient’ altro che l’ indicibile comunione dell’ immobilità.
Virgilio intreccia i rami, Melibeo conduce a pascolare.
Mediterraneo!
(……)
E presto, ancora e dopo, i denti, i denti
Azzurri e scintillanti.
Luce! Luce! È in lei che l’ uomo si compie.
Polvere di sole, scintillio d’ armi,
Essenziale principio dei corpi e dello spirito,
In te i mondi s’ affinano e si umanizzano,
In te noi ci rendiamo e i nostri dolori si elevano.
Incombente antichità
Mediterraneo, oh, mar Mediterraneo!
Soli, nudi, privi di segreti, i tuoi figli attendono la morte.
La morte te li renderà, puri, finalmente puri.
ALBERT CAMUS
Grazie , caro serval, di questo post stupendo e commovente! Bellissima la canzone di Georges Moustakis! Un abbraccio. tt