L'ultima poesia

La fragilità della gioia


Ho soffiato la gioianel ventoma era fragile e tenue come una bolla di sapone,ho coperto tutto con il suo veloma anche i petali dei giovani fiorilo laceravano,me la sono dipinta sul visoma la prima sottile pioggiaha cancellato subito ogni parvenza di colore,L'ho costruita un mattone alla voltama era una fortezza di sogni,essa stessa un'illusione,l'ha rasa al suolo il primo alito di brezza.L'ho cercata tra rami che non erano miei,nel sole anche quando bruciava,tra sorrisi falsi e finto interesse.Ora mi siedo qui,alle mie spalle infuria ancoral'inutile ed eterna guerra,grido al dolore di guardare la mia bandiera biancalo sguardo si perde lontano,spento,e una cascata d'amarezza scende nel mio cuore.