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Rich Gaspari su IronMan


Qualche giorno fa, navigando nel web alla ricerca di qualche info sul mondo del bodybuilding PRO, ho scoperto che la rivista IronMan Magazine ha deciso di dedicare la cover della rivista del numero di ottobre 2011 al mitico Rich Gaspari. 
  Rich, per chi non lo sapesse, è stato il primo vincitore dell'Arnold Classic nel 1989. Su un vecchio numero della rivista Flex, credo settembre o agosto del 2011, c'era un articolo dedicato proprio a questo campione degli anni 80. Rich è stato uno dei campioni che hanno gareggiato durante il regno di Lee Haney e per diversi anni, Rich si è allenato proprio insieme a Lee Haney alla World Gym, dove Gaspari lavorava.Leggevo su Flex che Rich veniva definito un bodybuiler che non era molto dodato geneticamente. Credo che si riferissero alla struttura scheletrica, non "ideale" per il bodybuilding. Ogni tanto si legge nel web o in qualche rivista critiche a qualche atleta di elità per il campione di turno ha le clavicole troppo strette o una struttura un po' penalizzante. Rich, durante la sua carriera agonistica, ha rivoluzionato il mondo del bodybuilding, portando sul palco di gara, per la prima volta, le striature sui glutei... qualcosa che prima di lui non era ancora stato visto nel mondo del bodybuilding.     Oggi, Gaspari è diventato il fondatore e presidente di una grande società di integratori. La voglia di ideare questo nuovo progetto una volta terminata la sua carriera agonistica è nata dal fatto che durante la metà degli anni 90, Lee Labrada aveva deciso di realizzare anche lui una ditta di integratori per il bodybuilding.Come racconta nell'intervista di IronMan, Gaspari racconta che l'allenamento ha continuato a far parte della sua vita e che per raggiungere la forma presentata sulla cover della rivista americana, Rich ha usato la stessa determinazione che ha avuto quando gareggiava. Dopo tanti anni, il suo fisico ha risposto all'allenamento, al cardio e alla dieta in ottimo modo, non trovate? Il fisico che ha portato negli studi fotografici della rivista america è sicuramente qualche di veramente incredibile. Una pelle sottilissima e un fisico super vascolarizzato... quando si è un campione e si ha una genetica... lo si è per sempre... o sbaglio?