SOLI CONTRO LA MAFIA

Post N° 149


FIRMATE PETIZIONE.http://www.ritaatria.it/demagistris-raccolta-firme.aspxAPPELLO sul caso DE MAGISTRISAl PRESIDENTE della REPUBBLICAOn. Giorgio NAPOLITANOAl PRESIDENTE del CONSIGLIOOn. Romano PRODINoi sottoscritti Cittadini Italiani dichiariamo il nostro sconcerto e la nostrasorpresa indignazione per la avocazione della inchiesta "Why not" da parte dellaProcura Generale di Catanzaro, espropriandone la titolarieta' delle indagini alP.M. Magistrato Dott. De Magistris.Tuttavia prendiamo atto che la motivazione di un tale provvedimento diincompatibilita' si basa sulla affermata necessita' di garantire la serenita' edequita' delle indagini, a fronte della circostanza che il P.M. avesse inseritotra gli indagati il Ministro di Grazia e Giustizia on. Mastella, dal quale erastato segnalato al CSM per un eventuale provvedimento disciplinare correlatoalle modalita' dell'inchiesta.In questa prospettiva e dunque nel medesimo spirito con il quale si e'giustificata la avocazione del caso, noi Cittadini riteniamo necessario che ilPresidente del Consiglio avochi a se', per eventualmente assegnarle ad altroministro, le prerogative e le funzioni di Ministro Guardsasigilli, sollevandol'On. Mastella dall'incarico o chiedendone le autonome dimissioni, essendo lostesso indagato nella inchiesta per la quale si procede nella Procura diCatanzaro.Lo Stato infatti e' tenuto a garantire la "pari dignita' sociale di tutti iCittadini senza distinzioni di (…) opinioni politiche, condizioni personali esociali" (art 3 Cost.).Per lo stesso articolo costituzionale la Repubblica e' impegnata a "rimuoveregli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la liberta' ela pari dignita' impediscono di fatto il pieno sviluppo della personalita'umanae l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politicaeconomica e sociale del Paese".Suonerebbe dunque come insopportabile privilegio se un Magistrato venissesollevato dalle indagini di cui aveva titolarieta', in virtu' di una azionedisciplinare avviata nei suoi confronti dal Ministro di Grazia e Giustizia,mentre si consentisse a quest'ultimo, pur essendo indagato per reati connessi aquelle indagini, di mantenere la propria posizione funzionale e dunquecertamente tale da poter influenzare gli esiti delle indagini nei suoi personaliconfronti.Chiediamo al Presidente della Repubblica, come garante della Costituzione ePresidente dell'Organo di autocontrollo della Magistratura, di vigilare sullaequita' dei comportamenti politici e dunque di sollecitare il Presidente delConsiglio ad intervenire tempestivamente nella sostituzione del Ministro diGrazia e Giustizia, almeno quanto lo e' stato il Procuratore Generalenell'avocazione delle indagini esautorandone l'originario titolare.Ogni atto diverso farebbe apparire ancora una volta il ceto politico come una"casta" arroccata solo a difesa dei propri privilegi e garanzia di immunita'delle proprie attivita' illecite e pretese di assoluta impunita'.Associazione Antimafia "Rita Atria"