DI TUTTO UN PO'

I MIEI PRIMI PANTALONI LUNGHI...


 
 I MIEI PRIMI PANTALONI LUNGHITRATTO DAL ROMANZOLALBERO DELLA VITAUna piccola premessa: (sto parlando del dopoguerra durante il fascismo) compresa mia nonna Maria che viveva con noi ( madre di mia madre ) eravamo in dodici ,mia madre,mio padre, la nonna e 9 figli. Frequentavo l' ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE RAGIONERIA , andavo a studiare ai giardinetti di Villa Dante a 100 metri da casa mia, li ho conosciuto una ragazza, 
complice il suo cagnolino, un barboncino che si è tanto affezionato a me ,non so il perche',e tutte le volteche mi vedeva non si staccava da me ( tranne per i suoi bisogni ) si chiamava lillo ,alla richiesta del mio nome ho dovuto dire una bugia non mi andava presentarmi con un nome da cane, Dante le risposi,a Lei e' piaciuto molto .Ci vedavamo spesso era nato l'amore ,avevo 15 anni e portavo ancora i pantaloni corti , era cosi' per tutti in quei tempi. Un giorno mentre ero intento a studiare,mi passò accanto una bella signora che teneva al guinzaglio quel cagnolino che istintivamente si accorse di me 
e facendomi le feste reclamava le mie coccole, si spinse così tanto che la signora mollo' il guinzaglio e lui mi salto' addosso leccandomi. Quella bella signora era la mamma di Lella. Vestita elegantemente, indossava un vestito giacca e gonna  " PRINCIPE DI GALLES " (cosi' si chiamava il tessuto), in seguito seppi che lo aveva confezionato mio padre, che era sarto di pregio e molto stimato. Donna di classe dai lineamenti somatici simili a quelli di Lella ,mi chiesi tra me e me se Lella aveva raccontato tutto ai genitori  e se l'avevano punita a non farla uscire, temendo il peggio. Niente di tutto questo, era solo influenzata e per precauzione la tenevano in casa ,sicchè il cane, lo portavano fuori loro.Un giorno mi chiese se conoscevo sua figlia ,si le risposi, ma in lontananza, non mi capita spesso di venire ai giardinetti, vengo solo quando ho qualcosa di molto importante da studiare ,mi ha salutato cortesemente ed è andata via....Ho negato perchè avevo paura di perdere Lella ,era ormai parte della mia vita . Ci siamo rivisti appena guarita ,le ho raccontato che avevo conosciuto sua madre ,le feci notare che mi son sentito in difficolta' causa i pantaloni corti e che avevo provato vergogna ,lei mi ha chiesto se ti conoscevo e con malizia per paura di perderti le ho detto si ,ma di sfuggita..Arrivato a casa, mi avvicinai a mio padre con timidezza gli dissi che non intendevo più uscire con i pantaloncini. Che non ero più un ragazzino e che facevo le superiori . Mio padre stette in silenzio ,poi con molta calma mi rispose: hai ragione ti faro' i pantaloni lunghi.
Finalmente venne il giorno,ero talmente felice che non stavo nella pelle ,di colpo mi son sentito adulto e sudavo dall'emozione e per non rovinare la piega stavo sempre all'impiedi .Il tessuto era di lino blu scuro ,l'indossavo con una magletta rossa mezze maniche ( la mia prima LACOSTE ) devo dire che ero veramente elegante,mocassini neri e cintura elasticizzara rossa davano il tocco di classe, i mocassini erano talmente lucidi che ci si poteva specchiarsi,Ero molto vanitoso e lo sono ancora oggi nonostante l'eta'..Finalmente arriva l'incontro con Lella ,mi venivano in faccia ventate di calore per l'emozione, non stavo nella pelle. Era troppo bella la sorpresa che avevo preparata per il mio grande amore,osservavo il suo arrivo con la coda dell'occhio, finalmente arriva, io ero di spalle fingendo di guardare chissa' chi, Lei si avvicina lentamente, mi fa toc-toc col dito nella spalla ,mi giro di scatto ed in un baleno ci siamo trovati abbracciati stretti stretti ,poi fa qualche passo indietro e mi dice fatti vedere bene, mi ha voluto vedere difronte, di dietro ,di profilo finito mi ha sussurato: sei un gran bel giovanotto ,molto elegante e mi piace l'accostamento della maglietta con i pantaloni e con i mocassini , stai proprio bene anche la cintura rossa calza a pennello. Si avvicina e mi sussura all'orecchio ,si sono felice amore mio ,ci siamo guardati negli occhi umidi di lacrime. Devo confessarti che il mio primo nome è lillo,ti ho detto una bugia perche' mi sembrava brutto presentarmi con un nome da cani......la storia continua alla prossima ....... .......
........ciao lillo