Il Messia

Il dolore di Dio


 Se vi fosse chiesto qual è per voi la cosa più preziosa al mondo, rispondereste: la vita. La vostra vita è la cosa più bella e più importante per voi. Ma riflettendo ancora se esiste qualcosa di più importante della vita stessa, mi rispondereste: l'amore; non potrebbe essere nient'altro. Né la conoscenza, né il prestigio, né il potere, niente è più desiderabile dell'amore.Noi vogliamo vivere eternamente, è tutto ciò che desideriamo; ma se vi chiedessero cosa vorreste portare con voi nell'eternità la vostra risposta non potrebbe essere altro che l'amore. Avete già la vita e se continuerete a vivere per l'eternità, avrete realizzato il vostro scopo e desiderio. Ma voi avete bisogno di qualcosa di più: non volete vivere senza amore. Deve esserci qualcosa di analogo in Dio, perché Egli è il creatore della vita. Pensate che Dio possa avere gioia dalla Sua vita senza amore? No, per quanto onnisciente ed onnipotente sia, non può provare felicità se è solo. Egli non può essere felice, non può avere un ideale e sentire gioia.Immaginate un uomo che giri ballando e gridando di gioia. Se egli è solo, se non c'è nessuno con cui possa parlare o che possa rispondergli, se non ha nessuno con cui esprimersi penseremmo subito che è un pazzo. Voi potete dire che siete felici perché avete i vostri genitori, vostro marito, vostra moglie, la persona che amate, perché potete dire a qualcun altro: "Sono felice perché tu sei con me". Non possiamo realizzare un ideale e provare gioia o raggiungere la felicità senza avere qualcuno o qualcosa.In parole semplici, voi non siete felici perché il fiore esiste, ma perché vedete il fiore, perché il fiore significa qualcosa per voi; non siete felici perché c'è la musica, ma perché sentite i suoni; non siete felici perché esistono gli odori, ma perché voi sentite i profumi; non siete felici perché c'è qualcuno accanto a voi, ma perché potete vederlo, toccarlo parlargli. In conclusione potete dire che in un mondo dove non c'è un oggetto che vi risponde, non c'è gioia, non c'è ideale, non c'è felicità. Se questo è vero per gli uomini, lo è anche per Dio. Dio provò dolore a causa della caduta dell'uomo. Cosa ha fatto si che Dio provasse questo sentimento? Cosa Lo ha collegato alla caduta? Se non avete una persona unita a voi non avete niente da perdere; se non avete mai trovato quella persona non potete neppure dire di essere tristi. Solo quando perdete la persona che avevate prima unita a voi, solo allora provate infelicità e dolore.Quale era, dunque, in origine la posizione degli uomini nei confronti di Dio perché Lui dovesse soffrire tanto per la loro perdita dovuta alla caduta? Quando guardiamo la creazione non troviamo niente di più grande dell'uomo. Noi siamo il capolavoro della creazione di Dio. Se esaminiamo i nostri corpi li troviamo pieni di misteri. Anche l'apparizione dell'uomo ha qualcosa di grande e di misterioso. Dio, essendo il Signore e l'Assoluto, voleva scegliere nella creazione l'essere con le più grandi capacità affinché potesse unirsi a Lui. E questo è l'uomo. Se Dio il soggetto della vita, esiste, il Suo oggetto non può non essere che l'uomo.Poiché Dio è eterno, non può avere desiderato per l'uomo una vita limitata. L'eterno Dio ha necessariamente voluto che anche l'uomo fosse eterno. Diciamo che Dio ha creato l'uomo come oggetto della Sua vita, ma per Dio l'uomo era molto più di questo. L'uomo non era soltanto un oggetto da guardare o con cui passeggiare. L'uomo è stato creato per essere l'oggetto del suo amore. Niente di meno, niente di più, nient'altro che questo.Cosa ha reso Dio triste?    Dopo la creazione, Dio guardò tutto ciò che aveva fatto e vide che le Sue creature erano buone. Quando vide i bellissimi fiori sbocciare nei campi, provò gioia; gli uccelli che cinguettavano, le farfalle che volavano, tutto lo rendeva felice. Egli poté dire di essere felice e che tutto era buono. Lo diceva perché amava le Sue creature. Qualsiasi cosa guardiate, i fiori o altro, quando dite: "E' bello! E' meraviglioso!", state già amando quelle cose. In America ho visto spesso gente passeggiare con degli animali e a volte persino baciarli. Se potete amare i fiori, gli uccelli e gli altri animali, quanto di più vorreste amare gli uomini. Se sorridete a un cucciolo, lui può ricambiare il vostro sorriso? Se parlate ad un uccello e gli dite di cantare con voi, credete che lo farà? Per quanto belli possano essere i fiori, se desiderate che danzino con voi, pensate che lo faranno? Ma se volete che un'altra persona faccia qualcosa con voi, lei può rispondere al vostro invito. Se dite: "Balliamo, cantiamo", quella persona comincerà a ballare e cantare con voi. Possiamo quindi vedere che l'uomo è l'essere che ha le più grandi qualità e il più grande valore per Dio. Egli non può far altro che amare l'uomo e potete essere sicuri che senza di voi Dio non può essere felice. Questa era la relazione dell'uomo con Dio all'inizio. Che cosa ha reso Dio triste, che cosa ha strappato via l'uomo dal petto di Dio? Se Dio avesse avuto un nemico, questi avrebbe voluto impossessarsi di ciò che per Dio era la cosa più preziosa. Così Satana pose gli occhi su quello che per Dio era il tesoro più grande. Volle portare via l'oggetto dell'amore di Dio per farlo suo.Dio aveva in se stesso la vita e l'amore. Anche voi avete la vita, Satana non ve la può prendere. Ma l'amore è qualcosa di mutevole e può essere portato via. La vita non può esservi rubata perché fa parte di voi stessi e lottereste per non perderla, Satana poteva portarvi via solo la cosa che fosse per voi nella posizione di oggetto, cioè l'amore che è la cosa più preziosa. Supponete di essere un marito: è possibile che qualcuno possa portarvi via la moglie. Ci sono due modi per poterlo fare: con la forza o offrendo a vostra moglie un amore più grande di quello che voi le offrite. La caduta dell'uomo non poté quindi che essere imperniata sull'amore. Secondo la Genesi, Eva fu tentata o portata via da Satana che poteva farlo o con la forza o offrendole un amore più grande di quello che Adamo, il suo sposo, era in grado di darle. A quel tempo, perciò, possiamo capire che Adamo ed Eva non si amavano ancora con un amore perfetto. Se fosse stato così, nulla avrebbe potuto allontanare Eva da Adamo.Voi tutti sapete che il primo amore è il più grande. Ecco perché, finché vivrete, ricorderete sempre il vostro primo amore. Se il loro primo amore fosse stato formato e avesse raggiunto la maturità, niente avrebbe potuto separare Adamo ed Eva. In altre parole, la vita era già presente nella creazione nella sua forma perfetta, ma l'amore non aveva ancora raggiunto la sua maturità. Nel nostro cammino per avvicinarci di più a Dio, dobbiamo sperimentare tre tipi d'amore: l'amore dei genitori, l'amore fra marito e moglie e l'amore dei figli. Di questi tre, quale tipo d'amore viene per primo? L'amore dei genitori. Possiamo quindi dire che l'amore iniziò dall'amore dei genitori. Sappiamo che tutto l'amore ha origine in Dio. L'amore ha la sua sorgente in Dio, che ha creato l'uomo proprio grazie a questo Suo amore di genitore. Poi, l'uomo e la donna si sarebbero uniti e sarebbero diventati genitori per i loro figli. Così, nella famiglia, si sarebbero verificati l'amore dei genitori, l'amore fra coniugi e l'amore dei figli. L'amore viene da Dio che è il genitore, poi l'uomo e la donna uniti, immagine di Dio, fanno esperienza dell'amore nel matrimonio. Provano l'amore di genitore verso i loro figli, mentre i figli provano un amore filiale verso i loro genitori, i quali ritornano il loro amore a Dio. A causa della caduta purtroppo l'amore è stato separato da Dio e l'uomo si trova oggi in un mondo malvagio dominato da Satana e l'amore che noi proviamo non è centrato sull'amore di Dio. Per restaurare questi tre tipi d'amore e ritornare al Cuore di Dio, dobbiamo provarli in ordine inverso: dobbiamo prima ridare a Dio l'amore filiale, poi l'amore coniugale e infine l'amore di genitore.