ultragranata

Mister Breda finalmente con piacievoli problemi di abbondanza


Mimmo Scafuri 17/11/2010
Pestrin e Montervino hanno scontato le loro squalifiche, Merino sembra avviato verso la completa guarigione e Murolo è stato graziato per il calcio alla porta dello spogliatoio del “Moccagata”, evidentemente un suppellettile prezioso, considerato che la sua riparazione costerà alla Salernitana ben 500 euro. Finalmente per il tecnico trevigiano ritorna l’amata abbondanza di elementi, al punto da metterlo in serie difficoltà per la formazione anti Ravenna, infatti i giorni che mancano a questo importante match dell’Arechi serviranno al trainer granata per effettuare le scelte più giuste e razionali.Per prima cosa dovrà lavorare molto sull’aspetto psicologico, ma soprattutto sull’approccio  alla gara, anche perché sottovalutare la compagine di mister Rossi sarebbe un vero e proprio suicidio, visto che dopo la batosta nel recupero contro Spezia, ha saputo subito reagire, battendo, domenica scorsa, il coriaceo Lumezzane, a testimonianza della grande personalità di Gardella e compagni.D’altra parte la squadra romagnola fuori casa non marcia ad una media fenomenale, ma su sei partite disputate ne ha vinta una, pareggiate tre e perse solo due, come dire senza infamia e senza lode, ma solo in due occasioni ha dovuto soccombere, ecco perché bisogna affrontarla con il piglio giusto e senza manie di superiorità. Un vantaggio la squadra granata lo ha avuto con la squalifica del forte Cazzola, appiedato da giudice sportivo, un’assenza, che unitamente a quelle di Tagliani e Paolo Rossi per infortunio, priverà la compagine del patron Gianni Fabbri di fosforo e razionalità tattica, anche se il trainer giallorosso potrà contare sul recupero del forte Gardella.Sulla sponda granata, invece, mister Breda deve solo fare delle scelte di uomini, considerato che a livello tattico nulla si muove ,oltre al solito 4 3 3, una rigidità di modulo che sta procurando al tecnico trevigiano qualche critica velata o quasi palese da parte di alcuni addetti ai lavori e della tifoseria, anche perché giocando sempre allo stesso modo si rende la vita più facile all’allenatore ed agli avversari di turno, a meno che non si disponga di una vera e propria corazzata capace di vincere sempre e comunque.Ora più che mai il trainer granata ha a disposizione quasi tutta la rosa, mai come in questo momento con un Carrus in più potrebbe pensare ad eventuali varianti di modulo e schema, fermo restando che qualsiasi sia la sua scelta sarà comunque rispettata ed accettata, ci mancherebbe altro, anche perché ha dimostrato già ampiamente tutta la sua bravura e sagacia, nonostante il breve lasso di tempo trascorso in panchina, che lo hanno fatto subito additare tra i  migliori giovani allenatori e con una carriera fulgida davanti a sé.Ovviamente alle chiacchiere il tecnico trevigiano preferisce i fatti concreti, a cominciare dalla gara di domenica che non può prescindere da una netta e franca vittoria contro i ravennati,  le quattro gare perse fino ad ora rappresentano già un grosso fardello per una squadra come la Salernitana, da domenica in poi bisogna solo vincere, per poi vincere e vincere ancora, anche perché si parla di Salernitana…e scusate se è poco!!!