Nel calcio, come nella vita, ci sono diversi punti di ripartenza disseminati lungo il cammino: quello di domenica, contro il Ravenna, rappresenta per i granata uno di questi. Dal pareggio di Cremona in poi, non sono stati momenti profumati di rose e fiori, per la Salernitana, con le chiacchiere da bar spesso e volentieri imperniate più sui fatti extracalcistici che sulle prodezze di Merino e compagni.Certo, la scivolata dalla prima alla quinta piazza della classifica non ha avuto effetti benefici, ma le migliori sono tutte lì, in un fazzoletto, e tra le migliori la Salernitana resta sempre e comunque – almeno sulla carta – la più attrezzata. Basti pensare che Breda avrà a disposizione domenica Pestrin e Carrus assieme, con il terzo di centrocampo da pescare in una rosa di assoluto valore, tra Montervino, Carcuro e Satzmari.Tutti elementi che in terza serie la differenza la fanno, eccome. Bisogna dimenticare le ultime disavventure e vincere, per ripartire di slancio e dare avvio ad un’altra striscia positiva, per dare l’assalto ad un primato che, per via dell’equilibrio che regna sovrano nel girone, non ha padroni predestinati. Il campionato cerca ancora la sua leader, e la Salernitana non deve far altro che avanzare la propria candidatura.