ultragranata

Salernitana Ravenna 1 a 1


Salernitana beffata nel recupero, solo pari col Ravennadi Mauro Mazzarella
Roberto Merino si dispera. (Giuseppe Maffia/DAIMAGES)Doccia fredda per la Salernitana che vede svanire al fotofinish due punti di platino che l’avrebbero proiettata a ridosso del Sorrento capolista. I granata sembravano poter condurre in porto la vittoria nonostante un match giocato male per larghi tratti prima della beffa rimediata in pieno recupero. Gli uomini di Rossi guadagnano un punto di platino, capitalizzando al massimo l’unica occasione avuta. PRIMO TEMPO: Breda in avvio conferma le indiscrezioni della vigilia puntando su una linea mediana “esperta”. In avanti recuperato in extremis Merino malgrado le incertezze circa le sue condizioni fisiche. Il Ravenna controbatte con un 4-4-2 classico con l’ex Chianese a guidare l’attacco in coppia con il giovane Caturano. Al 5° minuto ci provano subito gli ospiti. Sciaccaluga conclude dalla distanza ma la palla termina abbondantemente alta. La Salernitana ribatte con un Merino ispiratissimo. Il trequartista sudamericano propizia, dopo uno scambio stretto con Ragusa, una ghiotta palla gol per Fava ma il centravanti è di poco in off-side; la conclusione del numero undici granata era comunque terminata a lato. I granata insistono ed al 9° costringono agli straordinari l’estremo difensore romagnolo Rossi, chiamato ad un doppio intervento su Montervino prima e Ragusa poi. I ritmi non sono eccelsi, Carrus prova ad inserirsi tra le linee dello schieramento ospite ma la retroguardia avversaria fa buona guardia stoppando sul nascere ogni velleità dei padroni di casa. Al 19° un pericoloso contropiede scaturito da una palla persa ingenuamente da Peccarisi a centrocampo porta Caturano solo dinanzi a Polito: la punta ravennate si lascia cadere rovinosamente dopo un contrasto con Legittimo ed induce l’arbitro ad estrarre un giallo per simulazione. Breda prova ad accentrare Merino per cercare di sfondare il muro difensivo degli uomini di Rossi che continua a reggere senza particolari affanni. La manovra granata è troppo lenta e prevedibile per impensierire gli avversari, bravi a chiudere tutti gli spazi. Al 34° ancora un’occasione clamorosa per Ragusa: l’esterno siciliano si incunea in velocità eludendo la trappola del fuorigioco ospite, rientra sul destro ma ancora una volta trova l’estremo difensore Rossi in giornata di grazia, bravo a dire di no anche alla ribattuta dell’accorrente Fava. Al 40° ci prova Merino sugli sviluppi di un corner ma la conclusione è centrale tra le braccia di Rossi. I granata spingono sull’acceleratore nel tentativo di chiudere il tempo in vantaggio: uno scambio stretto a centrocampo libera al tiro Carrus che da favorevole posizione calcia debole favorendo l’intervento dell’ottimo Rossi.SECONDO TEMPO La ripresa inizia con gli stessi effettivi e con i medesimi ritmi blandi. All’11° è il solito Merino a dare la sveglia ai suoi; il peruviano si accentra con un pregevole spunto e lascia partire un fendente preciso ma centrale che trova Rossi pronto alla respinta di pugno. Il numero dieci granata è il più ispirato dei suoi ma al decimo colpisce un duro colpo alla caviglia che induce Breda a sostituirlo con Falzerano pochi minuti più tardi. Merino appare rabbuiato al momento del cambio, evidentemente convinto di poter continuare il match senza problemi di natura fisica. Il match scivola via senza sussulti, finché al 19° Murolo non si erge a protagonista negativo con un ingenuo quanto pericoloso intervento a forbice a centrocampo su Chianese che gli costa un giusto rosso diretto. Breda corre ai ripari inserendo Accursi per uno spento Carrus, poco a suo agio nel ruolo di mezzala. Falzerano prova a dare vivacità alla manovra granata, spenta ed abulica. Montervino corre tanto ma spesso a vuoto, Pestrin è poco ispirato ed i rifornimenti per gli esterni offensivi latitano. Breda si sbraccia dalla panchina ma senza costrutto. Anche la mossa di invertire gli esterni (Falzerano passa a sinistra, Ragusa sull’out opposto) non sortisce gli effetti sperati. Al 30° ci prova Fava di testa su rimessa laterale di Balestri, la conclusione termina alta sul montante della porta difesa da Rossi. L’attacco granata è sterile e si perde una volta arrivato sulla trequarti. La sensazione è che solo un episodio possa scardinare il fortino degli uomini di Rossi. Ci prova Ragusa in acrobazia a sfiorare il set su preciso cross di Montervino. Al 32° la svolta della gara. Punizione di Pestrin dal versante destro, Ciuffetelli trattiene vistosamente Fava: l’arbitro Soricaro decreta il penalty su segnalazione dell’assistente. Dal dischetto si presenta capitan Montervino che realizza la sua prima rete in maglia granata con un tiro forte e potente sotto la traversa. Pochi secondi dopo è il Ravenna a reclamare per un dubbio contatto tra Legittimo e Rosso in area di rigore granata ma i romagnoli rimediano solo un giallo a Guitto per proteste. Il forcing finale degli uomini di Rossi si traduce in un debole colpo di testa di Rosso al 47° che Polito blocca senza problemi. Litteri al 49° servito da Montervino avrebbe l’occasione per chiudere il match ma non sfrutta una ghiotta situazione di superiorità numerica. Sessanta secondi dopo si materializza la beffa: corner per il Ravenna, i granata si dimenticano Guitto al limite dell’area, libero di controllare e prepararsi al tiro; la potente conclusione del numero sedici ospite colpisce in pieno la traversa, Rosso è lesto ad insaccare di testa sulla ribattuta. Non c’è più tempo per rimediare: Soricaro di Barletta decreta il fischio finale, sull’Arechi cala il gelo per i due punti svaniti in extremis.