ultragranata

Alla vigilia delle due ultime partite, prima della sosta natalizia, si era parlato di un possibile riscatto della Salerniitana, infatti contro le prime due della graduatoria la squadra di Breda avrebbe potuto dimostrare di poter dire ancora la sua in questo campionato, nonostante il ruolino di marcia, quasi da retrocessione, delle ultime partite. Ebbene la prima chance è miseramente fallita in quel di Gubbio, dove la squadra di Torrente ha inflitto una sonora sconfitta ed ulteriormente ridimensionato una squadra che doveva ammazzare il campionato, ma soprattutto ha messo a nudo tutta la pochezza tecnico – tattica e comportamentale da parte dei tanto decantati calciatori di categoria superiore della Salernitana. Una prova scialba, incolore con tanti errori e non solo sulle palle ferme, ma anche e soprattutto nell’impostazione di gioco, al punto che Gomez e compagni non sono andati mai una volta in affanno, ad eccezione del goal di Fava, che è stato l’unico lampo in 90 minuti di gioco. A questo punto è meglio fare chiarezza e sgombrare il campo da qualsiasi illazione, quando una compagine riesce a racimolare solo sei punti in otto partite significa che è una squadra in piena crisi e quasi alla deriva, e che, da quando esiste il calcio, le colpe vanno equamente distribuite tra calciatori ed allenatore, non potendo cambiare tutti gli atleti, di solito si cambia la direzione tecnica, ma questo non significa avere qualcosa nei confronti di Breda, che è e rimane un vero gentleman, ma anche lui non appare sicuramente esente da colpe. Abbiamo spesso sottolineato la cocciutaggine, dimostratosi, almeno fino ad ora, inutile e perniciosa, di insistere su di un modulo, il 4 3 3 che mal si adatta,tra l’altro, alle caratteristiche di molti calciatori, per non parlare delle scelte di uomini, spesso apparse inspiegabili e senza una motivazione razionale, almeno ,per gli addetti ai lavori, che hanno finito per creare confusione anche dei ruoli, vedi Montervino terzino e Balestri centrale, non sarebbe stato più logico la soluzione Altobello? Almeno avrebbe evitato di far giocare due uomini fuori ruolo, ma soprattutto di rendere la difesa una folle banderuola, e per non girare il dito nella piaga, omettiamo volutamente di toccare il tasto delle sostituzioni, arriveremmo al redde rationem dell’operato tecnico. Un velo pietoso, invece, lo vogliamo stendere sulle espulsioni dei cosiddetti senatori, coloro i quali avrebbero dovuto dare l’esempio ai più giovani e contribuire alle fortune della squadra, ebbene il tutto si è risolto ad una disputa intestina di collezione di cartellini, preferibilmente rossi che anche cromaticamente appaiono più belli e vistosi, ma anche la pingue collezione di gialli racimolati non è affatto da disprezzare, il tutto con il silenzio assordante della società ed il rimprovero a mezza voce del tecnico granata, ma si badi bene, giunto solo domenica scorsa, dopo l’ennesima espulsione di un calciatore granata. Allora mister Breda non perda tempo, sbatta fuori chi non rispetti la casacca che indossa e dia fiducia a quei calciatori, che rimasti inspiegabilmente ai margini della prima squadra, possano dare tutto quello che hanno in corpo, sicuramente tanta rabbia ed incommensurata voglia di dimostrare di non essere affatto inferiori ai loro colleghi utilizzati ininterrottamente fino ad ora. Contro il Sorrento, infatti, non ci potrà essere spazio per calciatori che non siano dei veri e propri gladiatori, la squadra di mister Simonelli ha dimostrato di poter approdare in cadetteria anche senza la lotteria dei play off, ragion per cui all’Arechi giunge con il precipuo intento di portar via l’intera posta ed attendere un eventuale passo falso dalla capolista Gubbio. Una settimana, dunque, difficile e faticosa attende il trainer granata, ben conscio delle difficoltà della gara di domenica, in pratica 90 minuti che potrebbero dare una svolta al cammino della squadra, in attesa di tempi migliori, ma soprattutto sfruttando il lungo periodo di stop per fare il punto della situazione e, approfittando della riapertura del calciomercato,  fare un repulisti generale e far rimanere a Salerno solo quei calciatori che abbiano voglia di lottare, fino all’ultima goccia di sudore, per la gloriosa casacca granata, almeno questo è dovuto al blasone ed alla splendida tifoseria granata.