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De Laurentiis: Fidatevi, lo scudetto arriverà


Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Giochremo partita per partita, i bilanci si fanno alla fine, se ci dovesse andare male piangeremo al termine della corsa. Non esiste una formula matematica per fare centro. Io mi fido di Benitez che sa allenare e che sa bene cosa gli serve. L'anno scorso è partito Cavani, c'è stato l'arrivo di un nuovo allenatore, un cambio di modulo totale, un cambio di giocatori e una serie di infortuni che non hanno permesso di ottimizzare qulello che poteva essere ottimizzato. Un calciatore importante come Zuniga, gli firmo il rinnovo, gli aumento lo stipendio e lo vedo dopo una settimana infortunato e perso per l'intera stagione, questa non è una cosa che fa piacere. Il gol di de Guzman è stato suggerito proprio da Zuniga, rientrato in campo col Genoa. Siamo usciti fuori dal girone della morte della Champions a testa alta, fare 12 punti in quel girone è una cosa più unica che rara. Non riterrei la stagione dell'anno precedente disastrosa, ma di passaggio e di rafforzamento, anche perchè alla fine della stagione scorsa siamo stati premiati non solo in Coppa italia, ma anche quale terza squadra al mondo che ha mandato ai Mondiali 16 calciatori, con alcuni arrivati anche in finale. Distruggere è facilissimo, dire 'quello a me non piace' è semplicissimo, ma io non devo tener conto dei pareri personali, io devo ascoltare solo il mio allenatore, il quale ovviamente è messo anche di fronte al problema del fair play finanziario. Se avessi il fatturato degli altri club, tutto sarebbe più facile, ma non garantirebbe la qualità del gioco, l'inserimento di nuovi elementi può riflettersi sullo spogliatoio, possono eserci infortuni e altri fattori. Benitez ha preso atto del fatto che non ci possiamo permettere di comprare giocatori se non pochi che superano certi compensi. Il monte stipendi del Napoli si è più che raddoppiato negli ultimi tempi. Sembra quasi che a me abbia fatto piacere uscire dalla Champions, mentre è stata una ferita da 35 milioni che vengono a mancare alle casse del club. La nostra società si è scontrata col Bilbao che è una forza della natura anche per una ragione storico politica. Il Napoli è ripartito a Genova contro una squadra che stava preparando da 20 giorni la partita della vita e si era messa anche maluccio. Ciò dimostra che non siamo ancora a punto. De Guzman è appena arrivato, per Lopez c'è stato il primo allenamento, tanti sono rientrati dai Mondiali, alcuni hanno partecipato fino alla finale, io Higuain non lo avrei fatto giocare, non ha potuto fare la preparazione, ma si è messa la responsabilità sulle spalle e ha fatto il capo gruppo insieme agli altri. L'anno scorso abbiamo fatto una vendita da 64 milioni e mezzo e acquisti per 110 milioni. Ognuno conosce i problemi in casa propria, non è che se ne va un allenatore e nasce una crisi atomica, è l'equilibrio che va tenuto ogni volta, tra vari fattori nel mondo del calcio. Questa è la nostra difficoltà maggiore, ai tifosi dico 'fidatevi', in fondo il Napoli è da 5 anni consecutivi in Europa, unico club italiano, il record dei gol l'abbiamo fatto l'altr'anno, non credo che ci si possa lamentare. Lo scudetto prima o poi arriverà, però bisogna stare coi piedi per terra e costruire, non bisogna essere umorali. Non è che si perde una volta e si fischiano i calciatori in campo, si crede che il presidente voglia fare il furbo, che l'allenatore voglia andare via. Gli allenatori vanno e vengono, i tifosi e la società restano. Le società sono s.p.a con un bilancio da tenere in ordine. Una S.p.a. se ha un bilancio in disordine, ti fanno fallire. Abbiamo anche il problema del fair play finanziario, grossi club hanno avuto limiti sul mercato per non aver rispettato il fair play finanziario. Il Chievo è una squadra tosta, si mettono a giocare tutti in difesa. Complimenti al Genoa che ha giocato all'attacco. Si è detto che il Napoli ancora non è pronto, che siamo stati fortunati, ma ho sentito dire da tutti i commentatori che è stata una gara ad alto dinamismo e tensione di godibilità. Il Napoli pur non avendo finito una preparazione, ha mostrato capacità di resistenza atletica e fisica di competere sul campo e questo è un buon segnale. Ora ci sono due settimane di preparazione per la prossima partita, giochiamo in casa, se i tifosi saranno il 12esimo uomo in campo, non sfigureremo contro il Chievo. Dobbiamo fare un filotto lungo, dobbiamo vedere come i nuovi si inseriranno nel gioco di Benitez, io credo che la squadra sia molto più forte dell'altro anno. Se possiamo dire che il Napoli proverà a vincere lo scudetto? Dobbiamo vedere partita dopo partita, cercando di non perderne nessuna, ma senza fare un dramma laddove non si riesca a superare il turno, una società che perde è una vittoria anche nostra, un pareggio dell'avversario è anche una vittoria nostra, dobbiamo essere più politici nell'ammistrare i desideri e le fughe in avanti che possono nascondere forti delusioni. Dobbiamo essere coscienti che siamo una squadra molto forte con tanti professionisti, ne abbiamo assunto altri molto capaci, ho avuto assicurazioni in tal senso dal nostro grande allenatore Benitez. Noi faremo molto bene e tanto meglio quanto i tifosi possano essere accanto al club, all'allenatore e alla squadra. E' un anno molto delicato, può essere pieno di insidie o pieno di certezze, dobbiamo sapere come vivere alla giornata, può esserci per qualche calciatore un problema familiare, psicologico, medico, una malattia. Cerchiamo di essere uniti, di creare un clima di positività, perchè se cominciamo a portarci iella da soli, ci facciamo autogol. Napoli ha molto poco come città, cerchiamo di non distruggere quel poco che abbiamo costruito anche con i tifosi, se avessi trovato una città decontestualizzata da questo punto di vista, me ne sarei tornato in America dopo tre anni. Cari tifosi, fidatevi, fidatevi fidatevi, io mi fido di voi!". (napolimagazine)