ultra photo

Fc Latina - Cynthia 1920


Lenta è la risalita verso la salvezza, ma non possiamo dire che società e squadra non ci stiano mettendo tutta la grinta del caso. I giocatori che scendono in campo sono consapevoli che il nome che tra qualche mese sostituirà quello corrente peserà come un macigno in fatto di responsabilità. Come in tutti i grandi progetti, prima di vedere il cielo sereno bisogna sobbarcarsi una buona dose di pioggia, c’è bisogno del pubblico, c’è bisogno dell’entusiasmo necessario, occorrono applausi per una bella giocata, occorrono cori ed imperi verso avversari e terna arbitrale: invece, tra appelli e speranze, raggiungere la presenza di 150 persone a partita è grasso che cola. Lo scenario è talmente desolante che il gruppo ultras ospite arrivato a Latina in un numero che si aggira intorno alle 10/15 persone, coadiuvato dalla copertura della tribuna, canta e la sua voce rimbomba come se il gruppo fosse composto da oltre cento persone. Niente da segnalare, tutto nella normalità, ma il pubblico di Latina ed i suoi ultras non demordono, leggono, parlano, osservano ma non si schierano lasciando lo stadio Francioni desolato, aspettando un 2007 magari ricco di buone nuove al cospetto di un 2006 disastroso. Le ultime notizie provenienti da quella che fu un’ottima conferenza stampa, davano per imminenti i lavori di rifacimento dello stadio, invece scadute le fantomatiche “entro un paio di settimane”, la  ituazione è stagnante, relegando lo stesso stadio in quell’elenco degli stadi nostrani semidiroccati o non idonei ad accogliere manifestazioni sportive o similari. Con i ventidue in campo, lui lo stadio è sempre lì: urgono lavori alla pavimentazione, ai servizi igienici e dalle strutture portanti delle tribune fuoriescono i segni del tempo ben evidenziati da una vernice di colore blu che lascia vedere il ferro senza la sua salda presa di cemento e, in ultimo ma non meno importate, non esiste un settore destinato ai portatori di handicap. Ma torniamo alla partita ed a quello che riguarda gli ultras, mi aspettavo la presenza di un numero copioso di presenti provenienti da Genzano, invece la squadra ospite ha avuto l’appoggio solo di quei dieci / quindici ragazzi che, espletate le formalità di rito, hanno cominciato fin da subito a sostenere la causa. Il gruppo si è sistemato dietro un ACAB ed un “Ultras on tour”, l’apporto alla squadra è stato solo voce e mani, qualche bandierina ha completato il quadro. La partita, tra l’altro, ha offerto buoni spunti visto che in campo si affrontavano due compagini di sicuro valore, quella di casa ben assestata dopo il mercato di riparazione, quella ospite ben salda nelle prime posizioni di classifica. Un pareggio con quattro gol ha deliziato il palato dei pochissimi presenti.