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(ASCA)- Roma, 23 gen - Gli effetti economici dell'adozione del Progetto per l'Italia di Confindustria si ripercuoteranno, secondo l'associazione degli industriali, in maniera positiva su numerose grandezze economiche nell'arco di un quinquennio. Il tasso di crescita si innalzera' del 3% con un aumento del Pil di 156 miliardi in cinque anni. L'occupazione si espandera' di 1,8 milioni di unita' con conseguente calo del tasso di disoccupazione dal 12,3% atteso nel 2014 all'8,4% nel 2018. Il peso dell'industria tornera' al 20% del valore aggiunto dell'intera economia; il reddito reale medio delle famiglie salira' di 3.980 euro; l'inflazione rimarra' intorno all'1,5% con una crescita media annua della produttivita' dell'1%; il deficit pubblico si trasformera' in surplus, il rapporto debito/pil calera' al 103,7%, ben sotto il 111,6% richiesto dai patti europei. Nel terzo trimestre del 2012, secondo i dati diffusi oggi da Eurostat, il rapporto debito/pil tricolore ha segnato il nuovo massimo storico al 127,3%.
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