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La parola “puttana” da cosa deriva? Tanto tempo fa, in pieno medievo, vi era la simpatica usanza di mandare al rogo le dolci e soavi fanciulle che intrattenevano presunti rapporti carnali col Maligno. Grazie al prezioso aiuto del Malleus Maleficarum (Martello delle streghe, per i profani) la giustizia trionfava. Ricchi premi, cotillons, fascia d'oro per la miss. Il rogo rappresentava l'evento della settimana, ogni povero Cristo trovava modo di estinguere la propria sete di rivalsa ammirando arrostire un'allegra donzella seminuda, piangente ed ansimante dopo le sevizie e le torture subite per trovare il punto del Diavolo (allora era il punto insensibile al dolore, oggi penso sia quel fottuto punto G). Non che non condivida il modus operandi adottato, ma la voglia di sangue poteva essere appagata in altro modo, purtroppo non esistevano ancora i social networks e, quindi, la gente non poteva sfogarsi con promesse di rivalsa contro chi li invidiava, chi voleva loro rovinare la vita e chi fissava da dietro perché parlava alle spalle, non esisteva neppure Vin Diesel, era quindi un serio problema, descrivere il proprio stato d'animo senza il link adatto o, peggio, senza la possibilità di condividere l'altrui pensiero nella propria bacheca. In bacheca andavano le teste mozzate dei nemici, mica le donne guerriere o i cuccioli di gatto tanto amati in queste piattaforme. Ma, bando alle ciance.. il popolino addentava, subdolamente, ogni brandello di dignità delle povere stelle amanti del caprone. Un bel giorno del 1484, nella contea di Senlis, la più bella, famosa e rinomata prostituta si rifiutò di partecipare ad un festino organizzato da un inquisitore per festeggiare il suo centesimo rogo e dovette quindi subire l'ira funesta del frate, brutto ma potente, che per ripicca fece arrestare la sventurata con accusa di stregoneria. È mai possibile, o porco di un cane, che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane? (cit.) Il giorno dell'esecuzione, tra le lacrime e lo stupore generale, avvenne qualcosa di mistico: due dolci puttini dal viso angelico piombarono giù dal cielo per liberare la donna dai facili costumi. Uno prese la parola e, tra la folla incredula, con soave voce disse: “Chi siete voi per decidere la sorte di un essere umano?” I presenti esplosero in pianti isterici e sfiorarono addirittura l'orgasmo alla vista di cotanta bellezza e innocenza, sembravano parole provenienti direttamente da un arcobaleno incantato, intonarono quindi all'unisono il coro: “Vive les puts!”, e la donna fu liberata.. ebbe poi una crisi esistenziale e trovò in un monastero la sua tranquillità e serenità per i suoi restanti trentatré anni di vita dedicati alla preghiera ed alla penitenza. Amen. Da allora tutte le “donnacce” vennero etichettate come puttane, ovvero benedette dai putti. Una storia indubbiamente emozionante che ci spinge a riflettere sulla cattiveria umana e su quanto realmente buio fosse quel periodo. E pensare che per inventarmi questa cazzata ho sprecato ben quattro minuti della mia vita.. e cosa posso farci? Non me ne vogliate, ma sto aspettando che si liberi il bagno perché ne ho urgente bisogno e lo scrivere mi aiuta e deconcentrarmi e non pensare al peggio. Non c'è limite al peggio, in questi casi.
La lunghezza di un minuto dipende dal lato della porta del bagno da cui ti trovi (Legge della relatività di Ballance)
Dedicata a chi... rimpiange d'esser nato ricco.
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Inviato da: malware_jinx
il 18/09/2014 alle 12:05
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