Creato da: Martin_ScorTese il 08/12/2012
L'ignavo sa di essevlo?

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Diciannove... come gli adesivi decapitati

Post n°19 pubblicato il 01 Dicembre 2015 da Martin_ScorTese
 

 

Ma è vero che quando si muore ti passa davanti tutta la vita?

Gli episodi belli o solo quelli brutti? Tutto a colori e gratis?

Comincio a preoccuparmi, ultimamente vivo un valzer di bei ricordi, ridicolizzati però da un malinconico edonismo estremo.

 

Potrei dirti che ricordo una tua frase, la più dolce che mai avrei pensato uscisse da quella timida bocca: "Io ti amo", con quell'IO accentuato dal tuo nicolismo.

Ma no, non te lo dico. Forse quel giorno non dovevo essere lì, non dovevo entrare nemmeno nella tua vita come una mosca che cade in un bicchiere di Barbera frizzantino con contorno di loti.

 

Io (accentuato) non dovevo esserci e basta, punto.

 

Ho un solo desiderio: mi piacerebbe sentirti dire: IO non ti amo più. Il giorno del mio compleanno. Anzi no, il giorno dopo, in modo da passare una splendida giornata pensando e fantasticando su cosa leggerò dopo mezzanotte.

 

 

...senza interferire mai

 

 

 

Dedicata a chi... se per adesso dorme, è meglio.


 
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Diciotto... come questo, codesto e quello

Post n°18 pubblicato il 25 Novembre 2015 da Martin_ScorTese
 



In balcone avevo un vaso vuoto, solo sporco terriccio, ed ora è nato qualcosa, chissà da quanto tempo poi è spuntata la vita lì dentro, mesi.. o forse anni.

Amo quella piantina, i semi sono arrivati chissà quando e chissà da dove, però mi ci sono affezionato anche se è cresciuta solo erbaccia.


Pure noi, forse, siamo ormai erbaccia, quell'erbaccia che a lungo mi ha fatto compagnia nelle notti insonni guardando le stelle e pensando.


Sento che in questo momento stai male, mi dispiace molto, vorrei essere lì ad offrirti una spalla per rilassarti e lasciarti andare... ma non posso.

Posso solo fumare una sigaretta ed osservare la "mia" erbaccia che si palesa spavalda e fiera di non dover ringraziare nessuno se non la propria voglia d'esserci.

 


Scappa, al tuo posto lo farei pure io.


 

 

Dedicata a chi... ti ricorderà con rabbia per non averlo capito.

 
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Diciassette... come le cuffie da bagno

Post n°17 pubblicato il 25 Aprile 2015 da Martin_ScorTese
 

Ed eccoci ancora qui, io e la mia sindrome da picchiatello.

Sono morto otto anni fa, ma ogni tanto esco allo scoperto e parlo di me in questo diario virtuale. Scrivere lettere non avrebbe senso, visto che finiscono tutte al rogo, già.. il rogo che ho tanto amato in una vita precedente. Allora lavoravo col marchio al braccio e uccidevo per poco, molto poco.
Cosa ricordo di quel dicembre? Faceva freddo, tanto freddo. Un botto, ultimo saluto, poi il nulla. Niente più sacrifici, niente più pensieri, soltanto pace. Dov'è la mia pace?

Senza distinzione di sorta, potrei donarvi i frutti della mia mente, del mio coraggio, della mia umiltà e della mia saggezza.

Ci ritroveremo lì, forse a ricordarci o insegnarci, un qualcosa che abbiamo dimenticato: il rispetto.
Rispettare le regole, rispettare il prossimo, dalla nostra nascita alla nostra morte.
A malincuore ho scoperto che, quando si muore, si entra in un'enorme stanza dove le anime del passato sembrano agitate, irrequiete. Quelle anime non hanno pace: sono nervose, vorrebbero parlare, gridare, sbatterci in faccia i nostri e i loro diritti.
Abbiamo inventato i diritti, a volte rispettati a volte meno, tutti rivolti a persone in vita, per i defunti nessun diritto.



Io valgo. Io son sempre qui. Io non provo più emozioni. Non piangete per me, sono morto otto anni fa.

 

 


Dedicata a chi... non doveva fare troppe domande.

 
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Sedici... come i viaggi all'estero

Post n°16 pubblicato il 25 Novembre 2014 da Martin_ScorTese
 

C'era una volta il principe del degrado: brutto, sporco, cattivo e, diciamoci la verità, anche un po' assassino che incontrò la sua principessa: snob, classista, studentessa di lingue orientali, sognatrice e petulante.

Si ritrovarono a conversare di fisica quantistica, in particolar modo sulla teoria delle stringhe temporali e sulle varie interpretazione dell' “Esperimento di Philadelphia”, trovando un raro punto d'intesa tra due menti allegramente andanti.


«L’amour est un oiseau rebelle que nul ne peut apprivoiser...»

 

Come immersi nell'infinito, ottennero una sorta di fusione, esperienza indescrivibile ai più.

Col tempo, però, il tutto divenne pleonastico e tautologico. Come dire: l'inizio della fine della fine dell'inizio.

 

Lui le chiese: "Vuoi sposarmi?"

Lei rispose no.

E vissero, per sempre, felici e contenti.

 

«...et c’est bien en vain qu’on l’appelle, s’il lui convient de refuser..

 

 


Dedicata a chi... confonde il sangue coi mandarini.

 
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Quindici... come i peli del naso

Post n°15 pubblicato il 13 Novembre 2014 da Martin_ScorTese
 

E se il mondo in cui viviamo non fosse l'unico?

Devo annunciarvi una rivelazione sconcertante: siamo solo l'immagine speculare di ciò che vorremmo essere. Rompiamo quello specchio di merda e sveliamo il nostro vero essere.

Io vengo da un'altra dimensione, e non sono nemmeno il John Titor dei poveri.

Non è semplice descrivere la mia natura, quando sono nato avevo ventuno anni. Era il 21 dicembre di un anno qualsiasi. Non sono l'anticristo (superstar), sono semplicemente la persona sbagliata, al posto sbagliato, nel momento sbagliato. No, non sono un disadattato, sono semplicemente Martin, uno dei tanti che infestano il mondo (l'etere in questo caso).

Oggi ho realizzato di aver perso qualcosa, qualcosa che da sempre è mio (da almeno tre vite), e scioccamente continuo a privarmene.

Sono Martin e non tocco alcool da due giorni

Clap clap clap. Il pubblico è impazzito, arrossisco.

 

Voliamo alto. Se non capite niente, peggio per voi. Mica scriviamo per la gente.

 

 

Dedicata a chi... pensa che la ricotta, una volta ogni tre mesi, non faccia male.

 
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