attimi fuggenti

4 novembre 2008: noi, e la piscina


da due giorni, sulla nostra città, diluvia. la pioggia, ininterrotta, ha bagnato tutto quello che poteva. in metropolitana è una giungla, arrivo al lavoro, di corsa, in perenne rischio ritardo, già fradicia come un pulcino (gli ombrelli li odio, non sono una grande invenzione: se piove forte o laterale ti bagni lo stesso e quando li chiudi non sai mai dove metterli che sgocciolano tremendamente e bagnano i tuoi jeans e quelli dei vicini di viaggio. in più li rompo, tutti. oppure li perdo, sempre). oggi diluviava, con una costanza da far cadere le braccia, sotto un cielo incolore e deprimente. uno di quei giorni, insomma, dove "prima", in "quell'altra vita", mi sarei solo chiusa in casa dopo il lavoro, sotto coperta, sul divano, priva di desideri ed energie. invece.invece, oggi, dopo il lavoro, c'è la piscina. e magicamente borse, borsoni, passeggino, ombrelli, diventano colorati oggetti di una colorata situazione. colorata di tommaso, colorata di allegria. tu squarci il cielo e lo dipingi di giallo e di azzurro, bambino mio. la piscina è un posto che ti piace così tanto al punto da averci contagiato. arriviamo lì, bagnati, carichi come i muli, ma con il sorriso stampato sulla faccia. tu inizi a correre, a giocare, a ridere appena capisci che tra poco entrerai in quella vasca blu con l'acqua calda, piena di giochi e di meraviglie. sai già che sarai con la mamma o con il papà, che ci sarà anna, la tua istruttrice, che canterà qualche buffa canzoncina, che il tuo corpo si rilasserà immediatamente a contatto con il liquido caldo, che andrai sott'acqua e le nostre braccia ti riprenderanno sempre. questo corso di acquaticità sta regalando a tutti e tre, credo, momenti di sferzante buon umore. alla sera siamo più stanchi del solito, ma anche più rilassati e predisposti. almeno, per me è così.grazie, piccolino. puoi mettere anche questo tra i centoUNmila motivi per cui la mamma ti ringrazia. ogni giorno.mamma