attimi fuggenti

6 marzo 2010: alle giostre


tuo padre ed io non abbiamo una grande passione per i luna park. più in piccolo, non ce l'abbiamo manco per le giostre. siamo sensibili entrambi a quella sottile nostalgia (canaglia) delle giostre la domenica pomeriggio.MAvisto che trattasi di sabato mattina, di giornata di sole (finalmente! gelido, ma pur sempre il sole!), di giostre temporanee, dedicate ai piccoli, e piazzate in un gran bel parco all'aperto, ci siamo anche detti "ma perchè no?"e così, giostre furono. e anche senza troppo risparmio. giri sui grandi classici "trenino-camion dei pompieri-macchina da corsa" a perdizione. e poi safari (pure un po' lunghetto) nella jungla su coloratissime jeep e, the last but not the least, il tappeto elastico dove poter saltare in aria (per cinque minuti cinque, alla ragionevole cifra di euro tre. io sono inorridita da questi divertimenti a tempo e dire a mio figlio di stoppare sull'ultimo salto è un'esperienza brutale per entrambi che mi auguro di non ripetere).comunque. siamo sopravvissuti alle giostre, alla musica, ai gadgets, ai pupazzoni alti tre metri per due, allo zucchero filato e alle frittelle bruciacchiate. e non solo: siamo sopravvissuti e ci siamo divertiti. l'unico grande assente è stato il maxi brucomela perchè tommaso non poteva (e non voleva) salirci da solo e l'accompagnatore doveva pagare. e per un padre che rifiuta le giostre e il commercio che ci gira intorno, l'affronto era troppo grande. niente brucomela, quindi, ma un bel panino conclusivo dal mc'donalds, da veri american boys. e tante belle foto dentro, finalmente, ad un azzurro cielo.mamma