attimi fuggenti

6 settembre 2014: luci a san siro

sono cresciuta intorno e anche un po' sopra quel campo. per me è stato sempre sinonimo di polvere, sassolini, ginocchia sbucciate. il campo da calcio dell'oratorio maschile, che poi esclusivamente maschile non è più dalla seconda metà degli anni ottanta, da quando le ragazzine di allora (della cui schiera faccio fieramente parte) imposero la loro presenza dentro quei cancelli insieme ai loro amici maschi. quante discussioni con il prete a quei tempi, che ci urlava in ogni modo di andare al "femminile" e noi, testarde come muli, a tornare ogni volta, ogni pomeriggio. cioè, non ho vissuto il sessantotto, ma le mie piccole battaglie per la parità le ho da raccontare pure io. insomma, se dovessi dire con una parola cos'è quel campo polveroso per me, userei la parola Amicizia. dovessi aggiungerne un'altra direi Allegria. non ho perso un solo incontro dei tornei della mitica classe 74 di calcio (maschile). praticamente tutti i miei amici, o ex fidanzati, hanno militato con quella magliettina rossa. e noi eravamo sempre lì e senza rendercene conto quel campo ci ha plasmato, cresciuto, parlato dei valori migliori: quelli dello sport e della disciplina, dell'educazione e dei principi che la determinano, all'ombra sicura della nostra parrocchia. quando mi sono allontanata da qui ho sofferto moltissimo per un motivo solo e viscerale: la lontananza dalle mie origini che per me sono la rete. volevo per i miei figli la stessa offerta: un luogo dove poter muovere i primi passi di un cammino, sostenuti da quella rete solidale di cui in oratorio ho sempre beneficiato. tornare per me è stato motivo di profonda gioia, è stato gettare la base di quell'investiomento per voi due.

oggi su quel campo c'è stata una grande festa, perchè dopo anni di sacrifici e soldi, oggi quel campo è stato inaugurato con il suo manto verde sintetico. una botta di vita e di colore che non te la immagini. la nostra piccola luce a san siro. oggi padre bruno, che poi sta andando via dopo sette anni con noi, ha benedetto tutto 'sto prato e i diavoli, diavolini, diavoloni hanno calciato per la prima volta la palla. a tommaso, complice il nonno, è toccato un ruolo importante con il lancio dei palloncini bianchi dal campo e con la sua prima comparizione nelle foto degli annali dell'oratorio.

e io, a lui e a chiara, auguro centinaia di foto così. auguro loro di vivere e di restare, di costruire amicizie importanti, di poter tornare e tornare ancora nel tempo e riscoprire nelle foto appese il loro volto che negli anni cambia, e sorriderne. come capita oggi a me.