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Realtà Virtuale vs Realtà Reale, la Realtà Telematica è Reale ma diversa dal quotidiano.

Post n°8 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da danking
 

Cari lettori del blog del sottoscritto,

dopo una lunga pausa nella stesura di articoli torno con una riflessione breve ma doverosa sul mondo della chat e degli spazi di confronto telematico in genere, quindi comprendendo anche blog e social network e abbracciando un orizzonte espositivo che trascende i limiti di Digiland, essendo essa stessa molto ampia ma allo stesso tempo infinitesimale rispetto all'universo del Web.

 

Il tema in oggetto oggi è la realtà "virtuale" di questi spazi, a confronto con la realtà quotidiana e quindi spesso definita "reale", del vivere di ognuno di noi che comprende quindi anche le esperienze legate al tatto e quelle della vista diretta dell'interlocutore senza l'intermediazione di sistemi informatici secondo lo schema client-server-client.

Ora debbo asserire che ho incontrato un certo numero di esponenti della tesi che la realtà telematica in generale (chat, social network e blog) sia "virtuale" e quindi poco consistente, poco affidabile e poco credibile perlomeno quando riferita a contesti di elaborati e discussioni realizzati da utenti coperti da nickname e non soggetti identificati da nome e cognome con relativa storia personale in chiaro e disponibile a tutti.

Tale concezione è a mio giudizio pregiudizievole e errata perchè destituita di fondamento probatorio consistente e valevole per tutti i casi in esame, perchè se è vero che alcuni utenti o ammettiamo anche la maggioranza degli utenti (ma non lo credo per esperienza personale) usassero contesti telematici per costruire storie fasulle e alimentare discussioni fittizie e totalmente inventate, se costoro adoperassero nickname con profili al contrario del vero e indossassero alias multipli interpretando personalità diverse dalla propria, si tratterebbe di casi patologici e non della totalità delle situazioni esaminabili.

In altri termini se anche molti in una città fossero ladri nessuno potrebbe sostenere che TUTTI gli abitanti della città SONO LADRI, perchè violerebbe elementari principi della logica a meno che si potessero esibire prove documentali su TUTTI questi cittadini iniqui, relativamente agli illeciti posti in essere.

Allo stesso modo chi sostiene che i contesti informatici e telematici gestiti a vario livello da nickname sono fasulli e risibili diffonde del facile populismo alimentando luoghi comuni, clichè e pregiudizi destituiti da ogni fondamento.

I nickname o nomi d'arte servono infatti per tutelarsi in contesti pubblici in cui si è esposti alla pubblica fede e quindi una certa riservatezza è d'obbligo per difendersi da malintenzionati, riservatezza che però non è la madre di falsità e comportamenti iniqui e turpi ma semmai ne è la parte lesa, violentata ed abusata da coloro che usano la protezione difensiva del nickname per sferrare attacchi, calunniare, clonare utenti o assumere sembianze lontane dal quotidiano e dalla loro vera essenza.

 

Quindi la realtà telematica è vera e ha lo stesso indice di verità della realtà quotidiana in quanto se adoperata da soggetti onesti, leali e sinceri non potrà che restituire un'immagine fedele alla realtà quotidiana e anzi in molti casi migliore della precedente poichè consente di conoscere una persona prima dalla sua parte interiore, intellettuale e spirituale e poi con una conoscenza vis à vis successiva, corporea e quindi direttamente sensibile e non più mediata da sistemi informatici.

Nella realtà quotidiana infatti il lato esteriore e sensibile spesso costiuisce una barriera per una conoscenza e una vicinanza, senza contare aspetti frenanti come emozioni, paure e timidezze spesso insensate, a ciò si aggiungano anche i limiti spazio-temporali del "reale" ossia del quotidiano.

Nessuno infatti potrebbe conoscere nello stesso istante due persone residenti in due città anche vicine e nessuno può spostarsi materialmente alla stessa velocità elevatissima di un pacchetto di dati sul World Wide Web. 

Ma vi dirò di più: c'è un aspetto paradossale e contradditorio di chi sostiene che la realtà telematica è poco consistente e quella quotidiana è la sola affidabile e cioè la sua presenza qui sul web.

Perchè mai un individuo dovrebbe prendere parte ad un contesto poco serio, fittizio, risibile perdendo il proprio tempo e le proprie risorse personali?

LA VERITA' E' CHE DOVETE FARE MOLTA ATTENZIONE A CHI ACCEDE AL WEB E LO DISPREZZA COSI' PERCHE' IN REALTA' MIRA AD UN SOLO ASPETTO: PRENDERSI GIOCO DI VOI, DELLA VOSTRA ESSENZA E DELLA VOSTRA BUONA FEDE, SPECULANDO SUI VOSTRI MOMENTI NEGATIVI E DERIDENDOVI NON VIRTUALMENTE, MA REALMENTE ED AL MASSIMO GRADO.

 

Meditate gente e state sempre in guardia. Livelli di allerta massima quando udite questi discorsi superficiali, vuoti e fasulli.

 

Buona Vita e Buon Chat a Tutti in Serenità ed Armonia.

 

 

In fede

Danking

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Commenti al Post:
lucia1958
lucia1958 il 08/10/12 alle 21:07 via WEB
***come già ebbi a dire nelle tue precedenti analisi, trovo anche questa molto attenta e ben descrittiva di ciò che sovente accade nel virtuale... condivido pienamente ed aggiungo che chi accede in malafede a questo mondo virtuale è già di per se una persona avvezza nel quotidiano a tali pratiche come c'è anche una fetta di frustrati che trova compiacimento nell'esporsi in taluni atteggiamenti che normalmente nel quotidiano forse "subisce" vi sono infinitesimali risvolti in questo mondo e non sempre rispondenti al vero... tutto sta nel saper cogliere tra le righe e dai modi di porsi nel tempo chi realmente si ha difronte... spesso i "falsi" si evincono con gran facilità... ma vi sono coloro che sono avvezzi alla menzogna e sono quelli più difficile da smascherare, ma tutto alla lunga come nel quotidiano... EMERGE... perchè la mia filosofia è che è più facile dire il vero e mantenerlo che mentire e rammentare dove... quando... e con chi... si ha mentito!!!
 
 
danking
danking il 08/10/12 alle 22:10 via WEB
Condivido il tuo spunto riflessivo, certamente chi mente qui mente anche nella vita quotidiana ed è certamente più semplice ed appagante essere sincero, perchè la verità rende liberi, la falsità ci ingabbia in una eterna ed opprimente schiavitù. Il virtuale non esiste se ci riferiamo a questi contesti informatici con contenuti generati da persone vere e probe, il virtuale è rappresentato dalla massa dei falsi, superficiali e ignobili che accede per mettere in minoranza e calunniare i giusti. Ma facciamo sì che anche gli effetti delle loro calunnie siano inconsistenti, inefficaci e effimere come castelli di sabbia in riva ad un mare impetuoso, il mare della lealtà e trasparenza. Grazie e Buona Vita Danking
 
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