Un po' più avanti

Post N° 33


C'era un uomo.Esisteva un uomo dolcissimo ma con un modo di fare apparentemente minaccioso, per difendersi dal mondo...gli piaceva lo chiamassi 'il mio orso veneto', il mio Trevigiano trapiantato a Venezia.Mi ha insegnato a fare l'amore. Mi ha insegnato la passione e la voglia di ascoltare e di essere ascoltata.Era bello, tanto...Scriveva parole meravigliose e guardava il mondo dall'alto della sua intelligenza, conservando la sua umiltà di manovale...Si paragonava spesso all'essenza del mio legno preferito, l'ulivo: deformato dalle avversità, ma forte e inconfondibile...Amava la musica e amava me.Disegnava e scolpiva...una volta mi sono anche vista in un suo ritratto, e mi è sembrato quasi un sacrilegio diventare 'arte', la sua arte...che emozione...Era un lavoratore instancabile ma anche un sognatore...e con lui mi sentivo sicura...Poi è morto: un'altra persona ha preso il suo posto. (O forse la realtà ha preso il posto della mia immaginazione. Ma cambia poco: lui non c'è più....)