Messaggi di Marzo 2017
Post n°1566 pubblicato il 30 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1565 pubblicato il 29 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1564 pubblicato il 29 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1563 pubblicato il 29 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1562 pubblicato il 25 Marzo 2017 da patty1_mah
- E tu che cos'eri per lei? Dino Buzzati |
Post n°1561 pubblicato il 23 Marzo 2017 da patty1_mah
"Volevo sapessi che spesso ti penso spesso Guido Catalano |
Post n°1560 pubblicato il 20 Marzo 2017 da patty1_mah
Oggi mi sento bene guardandomi allo specchio, e non ho bisogno di farmi una foto affinché altri la vedano. Sono scesa in strada e ho regalato un sorriso a tutti coloro che incrociavo; ho scelto di non pubblicare niente sui social network per ottenere dei “mi piace”, perché i sorrisi altrui mi sono bastati. Tutti, almeno una volta, sono rimasti sorpresi dal livello a cui riescono ad arrivare certe persone quando pubblicano qualcosa su questi canali, i nuovi mezzi di comunicazione. Espongono la loro vita, i loro pensieri, i fatti strettamente quotidiani, che è come spostare la tenda che c’è davanti alla propria mente e mostrare le proprie paure e mancanze. In primo luogo, va detto che le nuove tecnologie ed i social network sono strumenti incredibili che hanno arricchito le nostre vite. Uniscono le persone, accorciano le distanze (si può dire che il mondo diventa veramente più piccolo) e ci offrono una maggiore accessibilità a nuove conoscenze.Tuttavia, da sempre accade che un qualsiasi oggetto, nelle mani di certe persone, riceva un utilizzo e un fine particolare. Cosa nasconde l’atteggiamento di queste persone che hanno bisogno di pubblicare di continuo i loro pensieri o che lasciano passare pochissimo tempo tra un selfie davanti allo specchio e l’altro? Ora parleremo proprio di questo. Voglio la tua attenzione, voglio una gratificazione immediataCon la diffusione dei social network, si è aperto un nuovo scenario di interazione, nel quale non è necessario uscire per strada per parlare, per condividere, per sedurre o per scambiare quattro chiacchiere con i nostri amici. Oggigiorno c’è un’immediatezza impressionante. Non serve scendere le scale di casa, né prendere l’autobus. Le persone possono agghindarsi, mostrare il loro sorriso migliore e scattarsi una fotografia che viene subito pubblicata sui social network. E la ricompensa è altrettanto immediata: dopo pochi secondi, appaiono decine, centinaia di “mi piace”. Si tratta di qualcosa di favoloso per chi ha bisogno di stimoli, di un riconoscimento immediato e di un rinforzo positivo. In realtà, si tratta di una ricompensa tanto immediata quanto fugace. tanto immediata quanto fugace. Le persone ripetono questo gesto dopo qualche ora, perché il riconoscimento ottenuto crea dipendenza. Inoltre, ci sarà sempre qualcuno che regala qualche secondo della sua attenzione, anche se non conosce tutti gli individui a cui ha messo il “mi piace”. Condivido le mancanze, i vuoti e le necessità che non affronto“Mi sento solo”, “sono stato tradito”, “oggi è una brutta giornata”, “questo mondo è una delusione”, “quel tizio è un egoista”, “nessuno mi capisce”, … È probabile che vi siate trovati spessissimo a leggere degli “status” di questo tipo sulle bacheche dei social network. Se gli autori di questi messaggi erano vostri amici o persone che apprezzavate, non avrete esitato a prendere il telefono e a contattarli per saperne di più e aiutarli. Tuttavia, queste parole sono uno sfogo pubblico, sono vuoti che, invece di essere assimilati in privato, vengono lasciati su un canale visibile, sotto gli occhi di tutti. Se non conoscete le persone che le hanno pubblicate, è probabile che sul momento vichiediate cosa stia succedendo loro, ma, in realtà, questi fili non hanno mai una soluzione. Si preferisce lasciare l’espressione di fastidio, di capriccio, di offesa o di tristezza in modo catartico su queste piazze pubbliche che sono le reti sociali. Oggi sono felice e ho deciso di tenere la mia felicità per me, nell’intimità fisica di chi sa leggere l’allegria negli occhi, di chi condivide il tempo con me faccia a faccia, di chi passeggia con me a metà pomeriggio. Proietto un’identità che non mi corrisponde per sentirmi miglioreVi siete mai trovati davanti ad un profilo falso? Avete mai stretto amicizia con qualcuno che poi si è rivelato non essere la persona che si descriveva? Sono molte le persone che proiettano qualità che non sono reali, che raccontano storie favolose accompagnate da fotografie ingannevoli. Dietro ai profili sui social network, ci sono persone con molte carenze, non dimenticatelo mai. Le situazioni non sono sempre estreme: a volte, ci si accorge di queste mancanze semplicemente vedendo il comportamento sui social network di certi nostri amici, che parlano delle cose che hanno fatto o che danno un’immagine distorta di come sono in realtà. I social network sono, per molti, uno scudo di protezione, una zona di comfort nella quale nascondere paure ed insicurezze e, al contempo, proiettare ciò che desidererebbero avere o essere. Ormai non serve più uscire di casa per trovare un partner, non è più necessario partecipare a certi eventi per fare amicizia con persone affini a noi. Il mondo è a portata di click, e questo è indubbiamente fantastico, ma anche pericoloso a seconda di chi maneggia il computer o il telefonino. L’equilibrioL’equilibrio sta nel godersi la vita con intensità, facendo uso di qualsiasi canale o scenario, ma dando priorità al mondo dei sensi (la vista, il tatto, l’udito, l’olfatto, il gusto). Nessun volto è più seducente di quello in carne ed ossa davanti a voi, nessun abbraccio è più caldo di quello che voi sapete dare, nessuna conversazione è più significativa di quella che nasce davanti ad una tazza di tè. I social network sono fantastici per condividere certe cose, per comunicare con le persone care che sono lontane, per ridere, per imparare e per scoprire, ma il rispetto deve sempre stare al primo posto e l’intimità non deve mai essere violata: essa non si vende a suon di “mi piace”. Non ho bisogno di condividere una foto sui social network affinché gli altri riconoscano la mia felicità o la mia tristezza, io conosco le mie sofferenze, so godere dei miei momenti gioiosi, senza necessità di ricevere approvazione e di riscuotere successo. Io so qual è il confine tra la sfera pubblica e quella privata. La mente è meravigliosa |
Post n°1559 pubblicato il 20 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1558 pubblicato il 19 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1557 pubblicato il 17 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1556 pubblicato il 16 Marzo 2017 da patty1_mah
Che dire ho aspettato tre mesi con una spada sulla testa... Attendere per sapere cancro si...cancro no...ho cercato di far finta di nulla... Ho iniziato con una sentenza di una dottoressa che mi aveva fatto capire che rischiavo di diventare cieca...Una tipa che di umano non aveva nulla... pazienza ,dopo ulteriori esami controllo fra sei mesi ...ma non è così grave... Wuaooo una è andata... Ora arriviamo alla seconda sentenza..qui più carini ,ma mi avvisano che dovevo fare un controllo fra tre mesi ghiandola benigna oppure massa tumorale... CONTROLLO negativo... ci vediamo fra tre mesi per ulteriore conferma... Cmq mi hanno avvisato che posso star tranquilla... Mi scrivete che sono triste... No non è così Malinconica si... Ne ho passate e ne passerò ancora... Conosco persone che amano giocare con i sentimenti, ma ne conosco altre che si sono rivelate dei veri amici... Amiche poche ,le più grandi pugnalate le ho prese dalle donne... Mi ripeto ,vengo accusata di fare copia incolla,è vero... riporto qui e nell'altro mio profilo quello che sento mio... Ho chiesto a chi posta Frasi ,foto ...se posso prenderli e tutti gentilmente mi hanno risposto si... Se a volte questo non succede chiedo scusa... Non sono brava a scrivere (si legge ;) ) Ma questa sono io... |
Post n°1555 pubblicato il 16 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1554 pubblicato il 16 Marzo 2017 da patty1_mah
Sono poche le persone a cui io voglio veramente bene e ancor meno sono quelle di cui io nutro una buona opinione. Più conosco il mondo e meno ne sono entusiasta: ogni giorno che passa mi conferma nel mio giudizio sull’instabilità dei caratteri e sullo scarso affidamento che va fatto su ciò che può apparire merito o ingegno. Jane Austen |
Post n°1553 pubblicato il 14 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1552 pubblicato il 12 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1551 pubblicato il 12 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1550 pubblicato il 11 Marzo 2017 da patty1_mah
Vorrei qualcuno con cui riposare l'anima... |
Post n°1549 pubblicato il 11 Marzo 2017 da patty1_mah
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Post n°1548 pubblicato il 11 Marzo 2017 da patty1_mah
Se mi ami, dimostralo, ma non a parole, con i fatti. Non me ne faccio nulla dei dolci termini che escono dalla tua bocca e con i quali cerchi di deliziare le mie orecchie. Non mi inganni, non mi confondi. Se mi ami davvero, dimostralo con i fatti. Nelle relazioni di coppia, o meglio nelle illusioni di coppia, sono sempre più frequenti delusioni e disillusioni. Un problema che si acuisce a causa della rapidità con la quale iniziamo le nostre relazioni, senza aspettare che l’altra persona si mostri per come è davvero. Così facendo, ci facciamo un’idea sbagliata che, con il tempo, mostrerà la sua vera natura. L’innamoramento ci rende ciechi Non dobbiamo dimenticarci del fatto che all’inizio di una relazione, l’innamoramento ci rende ciechi.Siamo talmente emozionati all’idea che quella persona faccia parte della nostra vita, che finiamo per dimenticarci di vedere il tutto da un’altra prospettiva. Senza volerlo, osserviamo la realtà che vogliamo osservare, non quella che esiste davvero. Sembra che in quei momenti nessuno debba dimostrare nulla. Tutto è bellissimo, si ha solo voglia di vedersi e di passare del tempo assieme. Ci si vuole conoscere meglio e questo è positivo, ma non è un bene restare con i piedi sospesi troppo a lungo nell’innamoramento. Il fatto è che nei momenti che precedono l’inizio di una relazione le persone tendono a mostrare la loro faccia migliore. Non stiamo dicendo che mentano, semplicemente che si tende a nascondere un po’ il proprio modo di essere. La stessa persona che prima era sempre attenta e preoccupata per il vostro benessere, d’un tratto non lo è più. Cos’è cambiato? Perché non è chi sembrava essere?
Vi renderete conto che le vostre supposizioni non sono sbagliate. Probabilmente vi siete illusi con speranze e aspettative irreali sulla persona con la quale avete deciso di condividere la vostra vita. Il vostro partner, da parte sua, probabilmente ha attirato la vostra attenzione con strategie che ormai non utilizza più. Non dimentichiamoci che quando conosciamo qualcuno, il nostro obiettivo è piacergli. Se le sensazioni iniziali sono segnate dal malessere, sarà impossibile imbastire una relazione. È per questo che, con il passare del tempo, le persone nonsentono più il bisogno di dare il meglio di loro per farvi innamorare di nuovo, pur restando quelle di sempre.L’amore va dimostrato con le azioni Il senso di rilassamento che ci pervade dopo aver conquistato la persona desiderata, con il passare degli anni ci porta a non impegnarci più nel tentativo di ravvivare ogni giorno il sentimento. Le dimostrazioni di affetto sono sempre meno frequenti e le parole sono prive di sentimento. Tutto si trasforma in routine. Ma l’amore va dimostrato con le azioni, non con parole vuote. Le carezze e i baci sinceri spontanei sono segnali che fanno capire ai membri della coppia che il desiderio e l’affetto reciproco è ancora vivo. E non dimenticate che l’impegno riguarda entrambi. Se con il passare degli anni avete maturato un sentimento di delusione perché il vostro partner è cambiato, rifletteteci e cercate di vedere la situazione dalla giusta prospettiva. Forse vi siete fatti un’idea di lui/lei che non era reale. Tutte le relazioni cambiano con il tempo. La routine, la condivisione di momenti, i problemi, tutto influisce. Per ovviare a tutto ciò, la soluzione è molto semplice: comunicare. È fondamentale affrontare la questione, capire se vi siete allontanati l’uno dall’altra, come mai non vi scambiate più l’affetto che vi scambiavate prima. Se provate vergogna nell’affrontare l’argomento, forse è perché è passato troppo tempo dall’ultima volta, ma è fondamentale
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Post n°1547 pubblicato il 11 Marzo 2017 da patty1_mah
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Inviato da: cassetta2
il 29/07/2020 alle 13:49
Inviato da: esmeralda.carini
il 02/11/2017 alle 14:36
Inviato da: patty1_mah
il 23/03/2017 alle 09:59
Inviato da: patty1_mah
il 23/03/2017 alle 09:59
Inviato da: solestate0
il 22/03/2017 alle 11:52