Creato da patty1_mah1 il 12/06/2006

guardando le stelle

sognare....

 

Messaggi del 09/12/2016

La Favola del Pupazzo di Neve di Natale

Post n°1171 pubblicato il 09 Dicembre 2016 da patty1_mah1

La favola del pupazzo di neve: la fantasia

non si perde ma si può recuperare e trasmettere

ai nostri bimbi!

Natale è la festa più magica dell’anno, legata alla fantasia e alla speranza che tutto possa succedere

e ogni sogno realizzarsi. Per questo, almeno

sotto questi aspetti, viene principalmente

pensata per i bambini, è a loro che dedichiamo

 la maggior parte dei festeggiamenti,

dei regali e dei preparativi natalizi.

Eppure la favola del pupazzo di neve

 che vogliamo proporvi con questo fantastico

video ci suggerisce un’idea diversa e più ampia.

Vorrei invitare tutti, per un attimo, a

chiudere gli occhi e ad immaginarsi

di ritornare bambini. Vi ricordate?…

Tutto era più semplice, ogni cosa poteva

essere risolta, o per lo meno eravamo

 capaci di pensarla così. Potevamo prendere

una bambola qualsiasi, anche la più

 semplice, ed inventare storie incredibili

oppure un piccolo soldatino ci faceva vivere

le più grandi battagli mai raccontate.

Ogni piccola cosa poteva essere trasformata

dal potere della fantasia che non aveva limiti,

non era vincolata da nulla e suo cui non

vigeva la dura regola della logica o del pudore

 che tanto ci condiziona da adulti.

Ogni occasione ci faceva sognare ad

occhi aperti e sperare in cose che oggi ci

 fanno sorridere.

La favola del pupazzo di neve: dove è finito

quel bambino che era in noi?

Sappiate che questa capacità creativa ed

evocativa tipica dei bambini non svanisce mai,

 è solo intorpidita, addormentata e nascosta in

ognuno di noi; per qualcuno si trova

 a livello più superficiale e c’è chi invece

l’ha sepolta in strati più profondi.

Il Natale, e questa favola del pupazzo di neve,

ci invitano a recuperare la nostra

fantasia, a condividerla e trasmetterla

ai nostri bambini come una capacità

dal valore inestimabile.

Non deprechiamo mai un bimbo che la usa,

non deridiamolo mai, perché provocheremmo

un danno immenso, anzi facciamo uno sforzo

 e voliamo con loro nell’età più bella.

Almeno per qualche breve attimo,

approfittando dell’atmosfera natalizia,

viviamo con loro in questa dimensione

diversa, senza lasciarci intristire dalla

vita degli adulti.

 

Lasciamoci trasportare dal gioco,

 dall’allegria senza limiti, e a volte

senza un perché; scorgiamo in un gioco

di luci e ombre una storia nuova

fatta da mille fantastiche creature

immaginarie, commuoviamoci di fronte

ad un’immagine o guardando un film

 natalizio in compagnia dei nostri figli.

 Sono momenti unici ed irripetibili.

La favola del pupazzo di neve: la metafora

 della fantasia

Nel video della favola del pupazzo di neve è

racchiusa la metafora della fantasia che è

così naturale nell’età infantile, tanto da poter

 giocare con un pupazzo di neve come se fosse

 il nostro migliore amico, tanto da pensare

 di poterlo consevare in un vecchio frigorifero,

tanto da poter vivere con lui fantastiche avventure,

anche solo con l’immaginazione.

Poi, crescendo, la nostra mente è presa e

occupata da mille altre cose, e finiamo con

il dimenticare di aprire ogni tanto quel

frigorifero e giocare con il nostro amico più caro…

tante cose sono andate accumulandosi

davanti a lui nascondolo alla nostra sensibilità,

eppure lui è sempre lì ad aspettarci fiducioso,

con il sorriso di chi sa stare al suo posto e

spera di poter ancora offrire la propria opera amorevole.

Ed ecco che un giorno, magari casualmente,

nel momento in cui sappiamo riaccendere

la fiamma della fantasia, possiamo ritrovare

la nostra gioia, il nostro fanciuillino interiore, e

la magia più grande è che potremo condividerlo

con i nostri bambini e trasmettere tutta

la nostra complicità nell’essere felici insieme!

la favola del pupazzo di neve di natale

L’augurio di cuore per tutti voi di poter ritrovare

sotto l’albero di Natale

proprio questo grande dono della fantasia perduta!

 
 
 

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Post n°1169 pubblicato il 09 Dicembre 2016 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°1168 pubblicato il 09 Dicembre 2016 da patty1_mah

– Ce ne sono tante, di cose che non riesco a dirti.
– Chissà se verranno fuori, in caso di necessità.
Ci abbracciamo, e mentre sento il suo cuore

 che batte ho l'impressione di camminare

su un campo che ho inutilmente minato.

Walter Siti, Troppi paradisi

 
 
 

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