Una pera al giorno

La magnanimità del Cavaliere


“Unire le forze e governare nella concordia perché non credo che al Paese faccia bene andare avanti in un clima di odio”. Con queste parole Berlusconi ieri invitava la nuova maggioranza alla creazione di una Grande coalizione per governare il Paese. Una coalizione che porterebbe la destra al governo nonostante la sconfitta elettorale. Colpisce la magnanimità del Cavaliere. Il succo delle sue parole è il seguente: “Se vincevo io governavo io, visto che avete vinto voi governiamo insieme”. Ma il punto più rilevante è un altro. Nonostante le apparenze, la proposta di Berlusconi non ha come fine quello di unire, bensì quello di dividere. Una Grande coalizione, infatti, spaccherebbe in maniera definitiva un’alleanza a sinistra che diverrebbe improponibile nelle successive tornate elettorali, regalando automaticamente la maggioranza alla destra. Nel momento in cui si stufasse della Grande coalizione, Berlusconi potrebbe quindi decidere di tornare alle urne, sapendo di non avere nessun avversario da temere. Grazie alla Grande coalizione l’Italia, un Paese diviso in due, diverrebbe un Paese diviso in tre, in cui soltanto una parte avrebbe la massa critica elettorale per governare.