Una pera al giorno

CHE PERE!!


Ecco le sapevo, nessuno legge il mio blog ma se metto due tette nella foto subito arrivano i commenti.Beh, eccovi qui l'articolo.(da corriere.it)A «Porta a porta» va in onda il seno nudo Vespa dedica la puntata agli interventi di correzione estetica: i consigli degli specialisti alle «volontarie» in studio Il vostro dubbio amletico è «mi rifaccio o non mi rifaccio il seno?»Dubbio diffuso se a darvi una mano ci ha provato anche Bruno Vespa che ieri sera, nel suo salotto di Porta a Porta , non solo ha portato il chirurgo plastico e un paio di signore-ritoccate per affrontare (di petto) la questione, ma anche un seno completamente nudo. «Quello di una volontaria», si capisce. Con un desiderio a tema: «Passare da una quarta rilassata a una taglia in meno». In studio, per la puntata «Cambiare faccia per fare carriera?», il chirurgo plastico Pierluigi Santi. «Il seno...», attacca Vespa. «Questo sconosciuto», ride la platea. «Non tanto...», attacca Vespa. «Ci dica, professore, qual è l’intervento al seno più richiesto?». «La mastoplastica additiva, perché dà più impatto visivo», risponde lo specialista. Meno richiesta è la mastoplastica riduttiva o sospensiva: «Tirar su senza cambiare volume». E come presentando una colomba uscita dal cilindro... «Qui in studio abbiamo una volontaria, la signora Giada Guazzini», fa gli onori di casa il conduttore. Buonasera signor Vespa, buonasera signora Guazzini. «La signora Giada è una bella donna che però, come tante italiane...».Vorrebbe concedersi un ritocchino al seno. Ma mentre la maggior parte delle italiane vorrebbe guadagnare una misura in più, «la signora ha il problema opposto: il suo seno vorrebbe ridurlo». Attenzione, attenzione: la parola passa allo specialista. Che rivolto al conduttore chiede: «Non ha una penna?». Quindi s’affretta a sottolineare: «Solo per indicare...». Arriva la penna. E arriva anche il colpo di scena: la volontaria Giada fa scivolare sui fianchi l’accappatoio bianco e resta con le mutandine in tinta. Piano americano, piano medio. Quindi zoomata sulla bella quarta della signora Guazzini per capire «da vicino» i costi-benefici di una mastoplastica riduttiva. Perché con questo tipo di intervento, sia chiaro, restano le cicatrici: «Una cicatrice qua», indica il chirurgo avvicinando la penna all’areola. «E una verticale qui». Sguardo fisso e bocca tesa-nascondi-imbarazzo del conduttore. Tono professionale dello specialista: «Ed ecco la giusta posizione», dice il medico appoggiando timidamente le dita sulla mammella destra della volontaria. «Il seno cambia radicalmente forma». Dimostrazione finita (almeno per il seno, poi è la volta di liposuzione ed estetica maschile). Vespa chiede alla volontaria: «Ma lei se lo farebbe?». «Sì», risponde la signora riannodandosi la cintura dell’accappatoio. Peccato. Almeno per l’imitatore Max Giusti che, qualche minuto dopo in trasmissione, taglia corto: «Ho fatto una colletta con gli amici del bar per impedire alla signora Giada di ridurre il suo... seno». Alessandra Mangiarotti 13 ottobre 2005