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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 29 Aprile 2007 da Shanea

(la giovane si risveglia distesa in un prato. Indossa un paio di pantaloni marroni con sopra una tunica color oliva che le arriva sopra le ginocchia e ai piedi porta dei corti stivali accanto a lei c’è un sacco)
Elena: (si alza) E così ha inizio. (tra sé) Piacere e dolore……in cosa diavolo mi sono cacciata…che razza di guaio! (si guarda intorno spaziando sulle colline infinite e sui boschi verdeggianti) Non sono una persona coraggiosa e adesso chissà cosa dovrò affrontare…..almeno fossi armata….(controlla e trova solo un pugnale sottile, simile ad uno stiletto, infilato alla cintura)meglio di niente……(ironicamente) se solo non fosse che non so usarlo. (fa un sospiro) Beh è meglio che mi incammini, stare ferma qui non serve a nulla. (alza lo sguardo al cielo) Beh almeno su una cosa sono fortunata….se le cose sono uguali il sole dovrebbe essere sorto da poco. Perlomeno posso dire dove sta l’est….bella consolazione. Prima però è meglio che veda cosa c’è dentro questo sacco. (lo apre) Vediamo…….un vestito di ricambio……del pane e del formaggio…..quelle che sembrano due pietre focaie, una coperta e….(estrae una scatolina) ago e filo…..Va beh, andiamo.
(la giovane si incammina verso ovest sperando di trovare prima o poi un sentiero e qualcuno a cui chiedere qualche informazione)
Elena: (sta camminando oramai da alcune ore e la sete si comincia a far sentire quando dei rumori provenienti da una boscaglia alla sua sinistra la fanno fermare, tra sé) Cosa succede lì? (improvvisamente si leva un grido di dolore e un’imprecazione di rabbia seguiti da alcune risate gutturali) Probabilmente dovrei andare avanti……no, sono troppo curiosa…..
(la giovane si avvicina velocemente cercando di fare il meno rumore possibile e si accovaccia dietro un cespuglio rigoglioso. Davanti a lei si stagliano una decina di creature alate simili a demoni neri. Al centro un uomo sui trentacinque anni, vestito con un paio di stretti pantaloni di pelle marrone e una larga camicia bianco sporco, è accasciato a terra. Al fianco una macchia di sangue si sta allargando e a qualche metro da lui giace una spada. Uno dei demoni lo sta colpendo con un bastone mentre i suoi compagni ridono)
Elena: (tra sé) Sono Karid…anche se non ho la più pallida idea di come lo so…forse sono i ricordi contenuti in questo corpo. Una cosa utile questa comunque. Dunque sono Karid e se mi devo continuare a fidare di queste strane memorie sono molto forti però non combattono mai senza il loro capo…..(scruta i vari demoni) che suppongo che sia quello più grosso…..
Capo-demone: (la sua voce pare ghiaia) E così adesso non sei più tanto sicuro di te eh, umano? Come la mettiamo adesso? A quanto pare non sei in grado di battere nessuno di noi.
Uomo: (lo guarda con rabbia, le labbra sporche di sangue) Siete in dieci……(tirando fuori un’ultima goccia di derisione)…idiota…..
Capo-demone: (gli sferra un calcio feroce tra le costole) Non cambierebbe nulla!
Uomo: (trattiene un grido) Vogliamo provare?
Capo-demone: L’unica cosa che ora proveremo è la tua carne……probabilmente sarà dura….ma fa lo stesso.
Uomo: (guarda i mostri con ira cercando una via di fuga)
Elena: (è rimasta nascosta non sapendo cosa fare, tra sé)Non ci credo, capisco davvero la loro lingua, eppure so che non è la mia e la so pure parlare. (scuote la testa sbalordita)  E poi ho una sensazione strana…..è pazzesco, ma posso avvertire qualcosa di quell’uomo….posso sentire che il suo cuore puro…..salvarlo? Sì facile a dirsi…..e come? (chiude gli occhi per un momento) Cos’altro so di questi mostri?......il punto in cui sono più vulnerabili è una piccola porzione della schiena…..una macchia chiara…..sì la vedo (guarda il pugnale che porta alla vita) Se potessi avvicinarmi potrei provare a minacciare di uccidere il capo……ripeto che farei meglio ad andarmene e subito. (rimane pensosa le labbra serrata per un attimo, poi fa un sospiro impercettibile) Beh non posso mica lasciare che lo divorino…….
(la giovane cercando di non tremare per la paura e l’agitazione si avvicina silenziosa sfruttando i molti cespugli e alberi fino ad arrivare non vista dietro al capo)
Elena: (prende un respiro profondo per farsi coraggio ed estrae il pugnale, tra sé) Sono pazza……
Uomo: (ha notato la ragazza ma fa finta di niente per non rischiare che i demoni si accorgano di lei, tra sé) Cosa vuole fare? Avrebbe dovuto andarsene……nessuno con un poco di cervello si avvicina a dieci Karid……
(i mostri si preparano a squartare con i loro artigli affilati il loro prigioniero)
Elena: (riesce miracolosamente a portarsi alle spalle del capo e appoggia la punta della lama sopra quel segno chiaro) Buongiorno a tutti. (cerca di mantenere la voce ferma) Mi dispiace interrompere il vostro festino.
(i demoni si voltano all’improvviso pronti ad assalirla)
Elena: Vi consiglierei di non fare un passo, altrimenti il vostro capo morirà. (spinge leggermente la punta contro la pelle)
Capo-demone: (si immobilizza nel sentire il pugnale) Fermatevi! Cosa vuoi ragazza? Sei molto stupida o completamente pazza a sfidarci così.
Elena: (tra sé) Probabilmente….(a voce alta) Non parlerei così, sai…..non con un pugnale a pochi millimetri dalla mia schiena…..Ora i tuoi compagni faranno lentamente dei passi indietro e voleranno via. Capito?
(i demoni si guardano incerti)
Capo-demone: Cosa ti fa pensare che una lama così sottile ci spaventi?
Elena: (sussurrandogli all’orecchio) Oh….forse perché basterebbe una ferita, anche non profonda, in questo punto, per uccidervi.
Capo-demone: (impallidisce, tra sé) Come può saperlo? (a voce alta) Va bene loro se ne vanno. E poi?
Elena: Quando non ci sarà più traccia di loro allora te ne potrai andare anche tu.
Capo-demone: Mi stai dicendo che mi lasceresti andare? Non ti credo.
Elena: Hai la mia parola. Ora dì a i tuoi di sbrigarsi. Non sono una persona molto paziente.
(ad un cenno del loro capo i mostri spiccano il volo e si allontanano)
Uomo: (si alza faticosamente recuperando la sua spada e appoggiandosi ad essa)
Capo-demone: Ora manterrai la tua promessa?
Elena: (esita per un istante, poi allontana il pugnale e fa un passo indietro, tra sé) Ancora più pazza…..
Capo-demone: (rimane a guardarla per qualche secondo poi si rivolge all’uomo) Sei davvero molto fortunato. (apre le ali e vola via)
Elena: (appena è sparito dalla vista cade in ginocchio tremando, il coltello abbandonato nell’erba) Oh Dea…oh Dea…..
Uomo: (la guarda intensamente) Non avevi mai impugnato un’arma prima, non è vero?
Elena: (alza lo sguardo e scuote la testa) No….
Uomo: (fa un sospiro) Lo sospettavo….meno male che loro non se ne sono resi conto……beh suppongo di doverti ringraziare. (gli sfugge un gemito)

 
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