Scorci di fantasia

Post N° 32


(la giovane si trova distesa su un prato al riparo di un albero frondoso. Indossa un paio di pantaloni di pelle e una larga e lunga camicia stretta in vita con una cintura. Dalle spalle le ricade un lungo mantello grigio con cappuccio. Ai piedi porta degli stivali. Accanto a lei c’è una spada e dall’altra parte un sacco che pare pieno)Nefer: (parlando al vento) E così si ricomincia ancora. Beh….è il terzo viaggio in realtà…..però il secondo in una dimensione magica. Vediamo cosa c’è nel sacco……mi sembra di vivere un deja-vu……(la giovane sciogli i lacci. All’interno c’è un vestito di ricambio, un giacchino rossastro, l’occorrente per accendere il fuoco, un borsellino con delle monete di ciò che pare bronzo e argento, un pacchetto contenente della carne secca e della frutta, una borraccia piena d’acqua, una coperta, delle ciotole di legno e infine due sacchetti di pelle di dimensioni diverse)Nefer: (tra sé) Beh non è male. E ora mancano solo questi due pacchetti. Il più piccolo mi dà una sensazione strana……strana davvero. Non so cosa pensare. Forse sarebbe meglio che non lo aprissi neppure. (fa un sospiro e lo apre lo stesso rivelando una specie di sabbia dorata) Mmmm…….credo di avere capito il perché della stranezza delle mie percezioni….. questa è di sicuro una sostanza magica….(richiude il sacchetto strettamente e con attenzione)Potrebbe essere qualcosa di pericoloso….non ne so abbastanza. Però se era nello zaino vuol dire che prima di morire questa persona era una maga. (apre l’altra borsa e i suoi occhi si illuminano al profumo che ne esce, è pieno di piccoli pacchettini contenenti erbe medicinali) Achillea…..timo, corteccia di salice…..è splendido. (il suo sguardo si posa anche su delle piccole scatoline di legno) E queste? (le apre svelando degli specie di unguenti) Bardana…..arnica……coda cavallina…..Oh Dea…..è meraviglioso. (rimette via tutto facendo attenzione e prende in mano la spada soppesandola) E’ una spada passabile. Un po’ più pesante di quella con cui ero abituata con Kir, ma nemmeno troppo. (passa un dito sulla lama facendosi un sottile taglio) Affilata, davvero affilata. Perfetto. (si succhia il dito e poi allaccia l’arma alla cintura) Farei meglio ad avviarmi. Qui sono troppo allo scoperto. (sorride divertita) Grazie Kir per tutto ciò che mi hai insegnato. Spero di avere la possibilità di rivederti ancora un giorno. (si tira il cappuccio sulla testa e si mette il sacco sulle spalle poi si incammina)